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Melissa Satta è stata malissimo, pensava di non sopravvivere: “Avevo fallito”

Melissa Satta svela per la prima volta il suo dolore più grande, per superare il fallimento ha avuto bisogno di aiuto

melissa satta psichiatra

Le persone non si giudicano dall’apparenza ma Melissa Satta è stata giudicata tante volte, la cosa terribile è che c’è stato un periodo in cui anche lei l’ha fatto, su stessa. Sentiva di avere fallito nella cosa più importante, nella vita privata, il matrimonio con il padre di suo figlio. Melissa Satta ha fatto di tutto per non divorziare da Boateng ma alla fine si è dovuto arrendere, solo che poi ha dovuto fare i conti con tutto il resto.

Era convinta che quel sì dovesse durare per tutta la vita, Melissa Satta non ammetteva la fine del matrimonio. E’ stato così difficile che ha pensato non avrebbe sopravvissuto. Qui l’eleganza di Melissa Satta al matrimonio a Napoli con Carlo Beretta: l’abito perfetto

Melissa Satta nel podcast One More Time di Luca Casadei

39 anni, compagna felice di Carlo Beretta, mamma fiera di Maddox che ha 11 anni ma per Melissa Satta non c’è stata sempre la serenità come adesso. La separazione, il divorzio, la fine del matrimonio con Kevin Pince Boateng, questo è sato il momento più duro che ha dovuto affrontare nella sua vita.

“Una cosa che mi ha fatto stare malissimo. Non tanto perché ero ancora innamorata, ma perché avevo fallito in qualcosa che per me non poteva fallire. Potevo sbagliare nel lavoro, ma nella vita privata… il matrimonio era uno e per sempre, quella era la mia visione all’epoca” lo spiega nel dettaglio, racconta quanto ci credesse in quel passo.

Lì per lì è stata proprio una tragedia per me… Sono arrivata a un punto in cui ho detto: non ce la faccio, non sopravvivo a questa cosa. Non sapevo come gestirmi, ho provato ad attaccarmi ai miei amici, ma niente mi faceva stare bene. Ho detto: ho bisogno di qualcuno che mi trovi una soluzione, io da sola non la trovavo”.

E’ prima di tutto per suo figlio Maddox che voleva stare bene, non voleva la vedesse a letto disperata, così ha chiesto aiuto e ha preso anche degli psicofarmaci, per fortuna per breve tempo ma l’hanno aiutata. Ha trovato la persona giusta ma ha voluto che in terapia con lei entrasse anche Simona Salvemini, la sua migliore amica. 

“Mi hanno accompagnato, avevo un po’ paura ad andarci da sola e quindi all’inizio sono stata accompagnata e ho chiesto a una mia amica di stare dentro con me, cosa che di solito non si fa. Non avevo bisogno di nascondermi, lei sa tutto, con la mia amica non ho segreti”. E’ importante farsi aiutare, anche da un’amica che ci conosce bene. 

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