Coppie VIP

Maurizio Costanzo e Maria ricordano quella tragica serata in cui hanno rischiato di morire in un attentato

Maurizio Costanzo e Maria ricordano quella tragica serata in cui hanno rischiato di morire in un attentato nella puntata de l'Intervista in onda il 2 febbraio 2017


Non si poteva evitare, del resto è stato uno dei momenti fondamentali nella vita di Maria De Filippi e di Maurizio Costanzo e, anche se ancora la ferita e il ricordo bruciano, i due conduttori hanno deciso di raccontarsi a vicenda le sensazioni provate quel giorno. “Siamo vivi per miracolo” ha più volte raccontato Maurizio Costanzo parlando della sera in cui la mafia ha cercato di uccidere lui e la sua famiglia con una bomba posizionata a pochi metri dalla loro abitazione. E nella puntata de L’Intervista in onda il 2 febbraio 2017, entrambi hanno ricordato quello che accadde quella sera. “Maria ne uscì davvero molto scossa e mi chiese di non occuparmi per un pò di mafia” dice Maurizio che viene però corretto da Maria. La De Filippi gli ricorda che gli aveva chiesto di non occuparsi mai più di mafia ma che lui dopo un poco ricominciò comunque a farlo.

Maurizio ha rivissuto ancora una volta il dramma di quella sera in cui ha rischiato di perdere tutto e con la voce rotta dall’emozione  racconta: 

Quel giorno io avevo cambiato macchina, quei 30, 20, 10, 5 secondi di incertezza nel premere hanno consentito alla macchina di girare e quindi di non prendere l’onda d’urto. Se non avessero avuto quei secondi di incertezza eravamo senza testa, io, Maria, l’autista e pure il cane. E la cosa bella di una cosa orrenda è che non ci furono morti.”

Conclude dicendo: “Se fosse morto qualcuno in quel caso, non me lo sarei mai perdonato”. Ma quando Maria gli chiede che cosa pensa della morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, commenta che dal suo punto di vista, anche se drammatiche, queste due vicende sono servite a qualcosa. Maria invece sceglie di non commentare questo momento dedicato a suo marito e alle sue inchieste nonostante l’abbiamo coinvolta in prima persona visto che anche lei stava rischiando di perdere la vita. 



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