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Malore per Berlusconi dopo la richiesta di Francesca Pascale? Lei nega e spiega cos’è l’amore (Foto)

Francesca Pascale, la compagna di Silvio Berlusconi, nega che lui si sia sentito male dopo la richiesta di matrimonio (foto)

berlusconi e compagna

Francesca Pascale non resta in silenzio dopo l’indiscrezione pubblicata dal Fatto e risponde a tono, spiega anche cos’è per lei l’amore, ciò che la lega a Silvio Berlusconi (foto). Il pettegolezzo era il malore accusato da Berlusconi dopo la richiesta di matrimonio della sua compagna. Sarebbe accaduto in questo mese ma la Pascale replica alle voci messe in giro, non sarebbe vero che durante una cena lei gli avrebbe chiesto di essere sposata. Non solo smentisce le nozze ma rivela che essere la signora Berlusconi non è nei suoi piani. Ovviamente c’è chi continua a non crederle ma lei spiega tutto fino in fondo: il matrimonio è una istituzione che rispetta ma non le interessa. 34 anni compiuti a luglio, ben 83 per l’ex Presidente del Consiglio e una storia d’amore che dura orami da lungo tempo. La replica della Pascale sottolinea che le affermazioni a cui risponde sono “gravi e infamanti” e per questo agirà per vie legali.

FRANCESCA PASCALE IN RISPOSTA AL PRESUNTO MALORE DI BERLUSCONI DOPO LA RICHIESTA DI MATRIMONIO

“Piuttosto che affidarsi ai soliti spifferai magici è più opportuno sentire il diretto interessato. Per esempio, avrei persino potuto raccontare cosa significa per me l’Amore. Avrei detto che per me è il più nobile dei sentimenti, che non ha necessità di contratti o vincoli religiosi per esistere. Avrei spiegato che per me non deve avere barriere o pregiudizi perché l’amore è una cosa seria e le leggi degli uomini spesso non lo sono – ha spiegato la Pascale aggiungendo anche altro – Personalmente non credo che il matrimonio possa ridursi a una mera firma o mero rito: quello civile mi intristisce e quello religioso mi fa simpatia. Pur rispettando il matrimonio come istituzione o scelta individuale, non ritengo però che esso sia tra le cifre fondamentali di un amo-re e né tra le condizioni che rendo-no nobile e autentico il più puro dei sentimenti”.

A questo punto non poteva mancare a sua volta la replica del giornalista Fabrizio D’Esposito, anche lui molto chiaro: “Il retroscena riferitomi era alquanto feroce e io mi sono limitato a depurarlo. In ogni caso prendo atto della sua smentita: sarebbe triste discutere in tribunale del “più nobile dei sentimenti umani”. Come finirà?



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