Fiction e Serie TV

Elisa di Eusanio la meravigliosa Teresa di Doc-Nelle tue mani si racconta ( intervista UNF)

Abbiamo intervistato Elisa di Eusanio che in Doc-Nelle tue mani 2 veste i panni di Teresa una caposala sprint

elisa di eusanio intervista

Non ha bisogno certamente di presentazioni Elisa di Eusanio, la bravissima attrice protagonista della prima e della seconda stagione di Doc-Nelle tue mani. Cinema, teatro, fiction: Elisa sceglie sempre con cura i suoi personaggi e porta in scena delle interpretazioni che lasciano il segno. In Doc, una delle serie di maggior successo di Rai 1, veste i panni di Teresa, la caposala che gestisce situazioni complicatissime, in reparto e non solo. E’ la persona su cui tutti fanno affidamento, un volto amico da salutare prima di andare via e la prima persona che vorresti incontrare quando arrivi per iniziare bene la giornata! Ma è anche, in questa seconda stagione di Doc, una donna che ha deciso di ricominciare. Teresa ed Enrico insieme fanno sognare ed è anche per questo che abbiamo parlato con Elisa, di quello che è successo dopo il famoso bacio in ascensore con il dottor Sandri ( Giovanni Scifoni) . Perchè se milioni di persone si sono emozionate nel vedere quella scena e con occhi sognanti hanno iniziato a immaginare Teresa in abito bianco ( da sposa) molte altre hanno puntato il dito contro chi ha “osato” far innamorare il bel dottore, con una infermiera non taglia 40 . E’ la stessa attrice, sui social, a far notare quanto accaduto scrivendo: “Teresa non è magra, non è stereotipata, non è adatta a un uomo come lui perché madre di tre figlie, divorziata e di grado inferiore a lui , non è adatta a ricevere il suo amore“. E’ questo che una fetta di pubblico ha pensato, commentando sui social. Non è quello che pensiamo noi.

Ed è per questo che abbiamo chiesto a Elisa di raccontarci la sua Teresa ma anche un altro ruolo che la vede protagonista in questi giorni, di un’altra serie molto chiacchierata, Fedeltà uscita il 14 febbraio su Netflix.

Elisa di Eusanio: l’intervista su Ultime Notizie Flash

Ho appena finito di vedere Fedeltà, la serie Netflix di cui sei una delle protagoniste femminili, insieme tra l’altro ad alcune tue colleghe che ti fanno compagnia anche in Doc. Critiche, approvazioni, complimenti…Il pubblico si è diviso, per te come è stato lavorare in questa serie che parla di amori che si spezzano, poi rinascono, distrazioni momentanee…
Per me è stato divertente perché ho interpretato un personaggio molto diverso da quello che ho affrontato in Doc e mi sono buttata anche a parlare milanese.  Cosa che non avevo mai fatto prima. Mi piace rischiare e giocare e tutto sommato ha funzionato.

Non posso non chiederti qualcosa su questo finale. Un grande punto interrogativo: finisce bene, finisce male?
È ovvio che non posso spoilerare nulla.

E domanda d’obbligo: ci sarà una seconda stagione in cui magari si analizzeranno maggiormente anche le storie degli altri protagonisti?
Onestamente non lo so. A istinto questa serie è pensata per esaurirsi qui però sai se funziona un progetto c’è anche la possibilità che possa andare avanti. Chissà


Ho letto in alcune recensioni, che ci sarebbero troppi clichè di vita “milanese” nella serie. Io ho trovato invece una città vuota, silenziosa, l’ennesima immagine di questi due anni drammatici di pandemia
 Sai la serie è ambientata a Milano…. sarebbe ovvio e carino citare anche qualche cliché, che poi non capisco perché facciano così paura

Qui la recensione di Fedeltà ( con spoiler)

-A proposito di pandemia. Come vive un attore la paura del contagio su un set, le regole di distanziamento, i protocolli…
Purtroppo ormai fanno parte della normalità. Siamo animali sociali e ci adattiamo a tutto anche a ciò che ci sembra più strano

-In Doc sei l’amatissima caposala ma c’è sempre un altro lato della medaglia. Nel tuo caso, si lega all’espetto fisico. Ci sono state delle critiche ( arrivate soprattutto da donne, e questo non è un clichè ma la realtà) per la scelta di far nascere una storia d’amore tra il tuo personaggio e il dottor Sandri). Il motivo sarebbe per molti, il fatto che lui sia il classico “bonazzo” mentre il tuo personaggio, esteticamente, non rispecchierebbe le “doti” della sua fidanzata ideale. Siamo davvero ancora a questo punto?
Purtroppo siamo talmente stati abituati a certi stereotipi femminili che facciamo fatica a liberarcene. Ci sono donne che amano Scifoni alla follia e lo considerano un sex simbol e non si capacitano che possa essere attratto da una donna in carne con un habitus diverso da quello di una miss. Eppure nella vita succede in maniera del tutto naturale. Teresa è una donna normale e per fortuna un’ attrice come me che è di una bellezza estremamente non stereotipata non è stata relegata al carattere ma di fatto ha una storia da raccontare come fanno le protagoniste.

Che cosa provi leggendo quelle parole?
Certe parole fanno sempre male è inutile negarlo, a me più che altro fanno arrabbiare perché sono totalmente insensate e vuote e mi fa paura chi le pensa soprattutto se si tratta di donne che spesso sono le peggiori amiche di loro stesse.

C’è da dire però a tal proposito, che troppo spesso nelle fiction, i protagonisti sono attori che rispecchiano “i canoni” che qualcuno considera quelli della bellezza a tutto tondo. Se penso che Vanessa Incontrada è considerata una “diversa” da questo punto di vista, mi viene da sorridere perchè io la trovo una brava attrice, a prescindere da tutto. Manca del coraggio?
Senza dubbio manca coraggio e impegno. Ormai i modelli che ci arrivano dall’estero sono chiarissimi. Siamo nel tempo del cambiamento. È tempo di adeguarsi.

Non si fa però spesso la stessa considerazione con gli uomini, purtroppo o per fortuna non saprei…
No un uomo sovrappeso può stare con una belloccia e tutti tacciono al contrario è un sacrilegio.


Io quel bacio in ascensore l’ho trovato una delle cose più romantiche viste nella serie!
Grazie anche noi, io e Giovanni, pensiamo che sia una coppia bellissima

Ho trovato altrettanto importante, ricordarci le difficoltà incontrate da genitori ( separati o no) e anche dai figli
Tematiche sempre importanti da trattare ed è bello che lo faccia una fiction.


Tra le scene più emozionanti di questa seconda stagione di Doc c’è il momento in cui rendete in qualche modo omaggio a tutti i medici e al personale sanitario che in questi due anni ha combattuto in prima linea. Ci sveli qualcosa su “cane blu” e sullo strepitoso balletto che avete regalato?
Cane blu è stato svelato nella puntata scorsa. Quel peluche è diventato un simbolo di lotta e di unione.E il balletto un diretto omaggio agli operatori sanitari che lo fecero a loro volta prima di noi come reazione all’inferno.


-E’ capitato anche a te di essere magari fermata in questi giorni, da chi realmente lavora in ospedale, per un grazie, per un gesto?
Mi scrivono tantissime operatrici sanitarie e mi ringraziano, non so bene per cosa, io non sarei degna di portare loro il caffè. Ma è chiaro che mi fa immenso piacere.

Il pubblico vi ama, ha amato queste ultime puntate ma devo dire, leggendo anche i commenti ai nostri articoli, che ci sono state delle critiche. Io trovo coraggiosissima la scelta di parlare di pandemia, di portarci dentro all’ospedale visto quello che succede ogni giorno, quello che è accaduto, che non si può dimenticare
Non potevamo non affrontare il tema del Covid. Doc è un medical drama contemporaneo.

-Credo che quell’episodio di Doc, sia una sorta di guida, da mandare in onda a ripetizione per non dimenticare quello che è stato
Credo sia stato catartico affrontarlo e restituirlo.


-Emotivamente per te e per voi che avete lavorato a questa serie, quanto è stato difficile e che cosa provi rivedendo le puntate
La zona Covid è stata difficilissima ma anche liberatorio averla affrontata. E rivederci è sempre emozionante perché regaliamo tanto di noi , ognuno di noi a questa serie.

Con questi numeri non possiamo che aspettarci una terza stagione e magari anche un bel matrimonio. Cosa ci puoi dire?
Noi siamo pronti e ce lo auguriamo.

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