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Le ultime ore di Mario Biondo la docu serie su Netflix: recensione

Su Netflix la serie Le ultime ore di Mario Biondo: la recensione

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Il 3 agosto nel catalogo di Netflix è stata aggiunta la serie spagnola Le ultime ore di Mario Biondo, una docu serie che racconta la storia del cameraman italiano ritrovato morto nella sua casa a Madrid, casa che condivideva con sua moglie, la giornalista e conduttrice tv Raquel Sánchez-Silva. La serie, che parte proprio dalle ultime ore del 30 maggio, giorno in cui il cameraman siciliano viene trovato morto, racconta la vicenda che, ancora oggi, almeno per i familiari di Mario Biondo, è un giallo.

Non è tale invece per la giustizia italiana e per quella spagnola. Dopo 10 anni di indagini, dopo ben 3 autopsie sul corpo di Mario Biondo, la conclusione per i medici legali che hanno lavorato al caso, è la medesima. Mario Biondo si è suicidato. Che lo abbia fatto volontariamente o che si sia trattato di un incidente, nessuno lo potrà mai stabilire. Ma in quella casa, la sera in cui Mario Biondo è morto, non c’era nessun altro. E nessuno ha causato la morte dell’uomo o istigato il giovane cameraman al gesto estremo. La docu serie Le ultime ore di Mario Biondo, dando voce alla famiglia del siciliano, a giornalisti, medici ed esperti, oltre che all’ex manager di Raquel Sánchez-Silva, racconta in modo neutrale quello che è un caso, diventato mediatico, soprattutto perchè i Biondo, per anni, hanno lottato, travolti dal dolore, per far si che i riflettori sulla vicenda, non si spegnessero.

Da sempre infatti, rifiutano la possibilità che Mario si sia ucciso. Santina, la madre di Mario, sul finale della docu serie, dice una frase emblematica sostenendo che neppure se ci saranno 1000 medici legali a dirle che suo figlio si è suicidato, lei ci crederà, perchè anche la medicina legale può sbagliare. Va persino oltre la sorella di Mario Biondo, quando si dice convinta che ci sia stato un patto tra i due stati, la Spagna e l’Italia, per celare, non si sa bene, quale grande mistero.

>>>>> La mamma di Mario Biondo: le foto dimostrano che è stato un omicidio, inscenato invece un suicidio

Le ultime ore di Mario Biondo: la docu serie Netflix

Il 30 maggio 2013 Mario Biondo, cameramen italiano impegnato in alcuni programmi di successo come l’Isola dei Famosi e sposato con la giornalista spagnola Raquel Sánchez-Silva, viene trovato morto all’interno del loro appartamento a Madrid. Sua moglie si era allontanata da casa per raggiungere il suo paese natale, dove aveva un appuntamento con uno zio per una visita medica. Prima di lasciare Madrid, Raquel ha litigato con Mario. Pare che il motivo fosse sempre lo stesso: i due stavano provando ad avere dei figli ma non ci riuscivano. E i problemi erano amplificati dall’uso di cocaina che Mario faceva ( cosa che la famiglia a oggi, continua a negare nonostante le ricerche fatte sul suo computer). Per il medico legale che arriva sul posto ci sono pochi dubbi: si è trattato di un suicidio.

La famiglia di Mario Biondo rifiuta questa ipotesi. Il fratello e la sorella di Mario avevano chattato con lui fino a poche ore prima della morte, lo avevano sentito felice, spiegano. Non c’era nessun motivo, a detta della famiglia, che avrebbe potuto spingere Mario a togliersi la vita. Raquel finisce dunque fin da subito sotto accusa: troppo fredda, troppo algida, arriva in Italia per il funerale di Mario e sta sempre al cellulare, non vuole dormire a casa della famiglia ma preferisce un hotel, piange quando vede i paparazzi. Questo è il racconto che ne fa la famiglia Biondo, che sin da subito vede del torbido e vuole capire che cosa sia successo nella casa di Madrid, rifiutando in tutti i modi, l’ipotesi della polizia spagnola.

A questo punto della narrazione la domanda sorge spontanea, anche per chi non aveva mai sentito parlare prima di questa storia: il dolore può giustificare la necessità di trovare una verità che nulla abbia a che fare con quanto stabilito da scienza e indagini? La serie di Netflix, tende a mostrare come ogni perizia, ogni referto, ogni conclusione che non piaccia alla famiglia Biondo, debba essere scartata. Perchè i genitori e i fratelli di Mario, credono solo a chi sostiene la loro medesima tesi. Un modo di fare che li porterà nel tempo a psoergere denunce, a chiedere perizie su perizie. Persino a pubblicare in rete le foto del corpo di Mario dopo la sua morte.

Il caso Mario Biondo: nel 2022 anche l’Italia si arrende

Nel 2022, esattamente nove anni dopo la misteriosa morte, il gip Nicola Aiello della procura di Palermo archivia il caso di Mario Biondo. A differenza delle indagini portate a termine dai tribunali spagnoli, però, in questo caso si mette in evidenza la possibilità di un omicidio ma anche l’impossibilità di dimostrarlo a molti anni di distanza. Questo fa si che in qualche modo, la famiglia di Mario Biondo continui ad avere un appiglio al quale attaccarsi, per continuare a chiedere verità e giustizia.

Le ultime ore di Mario Biondo: il comprensibile dolore della famiglia

Lo spiegano gli esperti. La mamma e il papà di Mario Biondo, come anche suo fratello e sua sorella, non sono riusciti a elaborare il lutto. La ricerca di una verità alla quale loro credono, in buona fede, li tiene lontani dal dolore per la morte del loro congiunto, gli dà un motivo per andare avanti, per guardare al futuro. E’ una illusione, spiega un dottore nella docu serie, che permette a tutte le persone che hanno amato Mario, di restare legati in qualche modo a lui e di non arrendersi al fatto che non ci sia più. Purtroppo però, la voglia della famiglia Biondo di cercare la loro verità, non la verità, ha profondamente influenzato la vita di Raquel.

La madre e il padre di Mario Biondo in tv

Il ruolo dei media italiani e spagnoli in questa vicenda

Selvaggia Lucarelli e Roberta Bruzzone, sono intervenute nel corso della docu serie per dare la loro testimonianza, in particolare per spiegare che cosa è successo quando una sedicente agenzia americana, ha contattato Santina ( come aveva fatto anche con la madre di Tiziana Cantone o con la famiglia di Marco Vannini) per dare delle informazioni che avrebbero potuto dare una svolta al caso. La famiglia Biondo nella docu serie di questo aspetto della vicenda non ha voluto parlare nel dettaglio ma ha spiegato che la perizia presentata, ci credono e ribadiscono di non esser stati truffati, non è stata allegata alle indagini per motivi burocratici.

Roberta Bruzzone, che invece ha indagato in prima persona per smascherare chi si nascondeva dietro a questa agenzia che avrebbe persino collaborato con l’FBI, ha raccontato di aver telefonato alla madre di Mario Biondo, per metterla in guardia. Lo ha fatto come esperta criminologa ma anche come amica della famiglia, visto che per anni aveva lavorato con i Biondo, cercando di risolvere questo mistero.

Selvaggia Lucarelli, che per TPI aveva spiegato per filo e per segno i meccanismi del lavoro di questa agenzia, ha anche parlato del ruolo dei media italiani e spagnoli nella vicenda. In particolare, concentrandosi sui media italiani che conosce bene, ha sottolineato come, ogni qual volta ci sia un suicidio e la possibilità di creare un mistero intorno al caso, la cronaca italiana marci sulla vicenda. Dai giornali ai siti web, passando per alcuni programmi che avrebbero fatto, a suo dire negli anni, di queste situazioni drammatiche, un vero e proprio format, approfittando del dolore delle famiglie che hanno perso una persona cara e che si rifiutano di accettare che si possa essere tolta la vita.

La vera mission della serie

Dopo aver visto i tre episodi della serie Le ultime ore di Mario Biondo appare evidente che María Pulido non avesse nessuna intenzione di raccontare il caso dal punto di vista giudiziario perchè in Spagna, il caso è chiuso, come del resto è chiuso anche in Italia. In pochi hanno avuto dubbi, se non per fare speculazione, in Spagna, sul fatto che la polizia avesse fatto tutto il possibile per trovare la verità su questa vicenda. La serie indaga invece sul ruolo della comunicazione. Non a caso, viene citata questa frase di Malcolm X:

Altra riflessione fondamentale di questa serie è sul ruolo dei social che possono diventare un mezzo pericolosissimo, anche perchè spesso, si pensa di fare qualcosa si positivo ma in realtà, si sta condannando qualcuno a un supplizio immeritato.

Le ultime ore di Mario Biondo è su Netflix

Le ultime ore di Mario Biondo, 2023. Regia: María Pulido . Nella serie: Mario Biondo, Raquel Sánchez-Silva, Santina D’Alessandro, Pippo Biondo, Emanuela Biondo e Andrea Biondo. Genere: Documentario, True-Crime. Durata: 40 minuti ca./3 episodi. La serie è nel catalogo Netflix.

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