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Pamela Prati e il cachet chiesto alla d’Urso: l’avvocato contesta la versione della conduttrice

Arriva la versione dell'avvocato di Pamela Prati che smentisce le parole di Barbara d'Urso a Live

Nuova pagina del Pamela Prati Gate. Dopo la puntata di Live-Non è la d’Urso durante la quale Barbara d’Urso aveva rivelato i motivi per i quali la Parti avrebbe deciso di non partecipare, e cioè la decisione di Mediaset di non darle nessun cachet anche su sua esplicita richiesta, sono successe diverse cose. Ieri Dagospia aveva lanciato una notizia molto particolare: la Prati avrebbe tolto il mandato a una delle sue avvocatesse. Poi Fanpage.it ha pubblicato una lunga lettera dell’avvocatessa Irene della Rocca che ha dato la sua versione dei fatti smentendo le parole di Barbara d’Urso, parlando di una serie di fraintendimenti. Immaginiamo che la conduttrice di Live, per arrivare a dire in diretta determinate cose, abbia in mano tutto quello che serve a dimostrare quello che ha dichiarato, senza paura di essere smentita. L’avvocatessa di Pamela Prati però, è convinta del fatto che siano state dette in tv diverse cose inesatte.

QUI LE PAROLE DI BARBARA D’URSO A LIVE

L’AVVOCATESSA DI PAMELA PRATI CONTESTA LE PAROLE DI BARBARA D’URSO A LIVE

Barbara d’Urso, mercoledì sera, aveva spiegato che Pamela Prati non sarebbe stata presente in quanto Mediaset, dopo una richiesta da parte dei legali della show girl di svariate migliaia di euro, avrebbe deciso di dire no. L’avvocatessa Irene della Rocca, spiega però che le cose non sono andate, in questo modo. O meglio la richiesta di denaro ci sarebbe stata ma non per l’intervista.

Nel corso di questi mesi sono intercorse varie diffide da parte di più legali nei confronti della trasmissione Live Non è la d’Urso. Da pochi giorni è stato richiesto alla trasmissione il diritto di replica a favore della Prati […] da esercitarsi solo nell’ultima puntata, se fosse stata trattata la storia con un taglio più oggettivo e non accusatorio, come fatto finora. Vi era anche una richiesta di chiarimenti personali con la conduttrice da parte della signora Prati, possibilmente a Roma, data la nota paura della Prati per i mezzi di trasporto e la sua claustrofobia. Invece ci è stato chiesto di fare l’incontro propedeutico alla eventuale partecipazione a Milano. Più volte è stato specificato per iscritto che la signora Prati non poteva reggere il video per oltre 10/15 minuti ed aveva già risposto a tutte le domande poste dalla signora d’Urso in una lunga intervista rilasciata gratuitamente al settimanale Chi”.

L’avvocatessa spiega perchè ci sarebbe stata una richiesta economica:

Per una serie di volontari fraintendimenti, o di mancanza di comunicazione tra le varie parti coinvolte, la richiesta di risarcimento danni per la mancanza della liberatoria sulle immagini di precedenti partecipazioni a Live, per diffide già inoltrate da tempo al programma, è diventata, almeno per il pubblico, una richiesta di cachet da parte della signora Prati. La mia cliente non ha richiesto alcun cachet per la sua eventuale partecipazione alla trasmissione Live 

La d’Urso, nel corso della diretta, ha anche detto che la Prati e le sue avvocatesse avevano fatto delle richieste esplicite. Le due avvocatesse avevano chiesto di poter essere in studio anche microfonate, cosa che lei e la produzione avevano accettato. La Della Rocca però contesta questa versione:

Sono state fornite al pubblico informazioni false sulla prevista partecipazione dei legali alla trasmissione, avendo la sottoscritta un impegno a Roma, per cui dovevo essere in città per le 17, quindi certamente non presente in puntata. Anche la Collega Caputo aveva impegni professionali in altre parti di Italia. Come avremmo potuto essere presenti in trasmissione resta un mistero.

Barbara d’Urso aveva anche detto che le due avvocatesse della Prati avevano chiesto un certo tipo di atteggiamento. E la della Rocca conferma questa versione dicendo che avevano chiesto alla d’Urso di avere un certo tipo di empatia verso la Prati che al momento non sta ancora bene e non avrebbe retto una intervista con di fronte una persona ostile.

Vi è anche un ultimo scambio in cui si chiarisce senza ombra di dubbio che la Signora Prati è entrata in macchina a sorpresa, senza che vi fosse un accordo con nessuno, in quanto la sottoscritta stava partendo alla volta di Roma. Era stato più volte richiesto verbalmente di rinviare ad altra data la eventuale partecipazione della signora, senza risposta. In ogni caso la produzione, al contrario di quanto dichiarato ieri, non ha pagato neppure il biglietto di ritorno a Roma alla signora Prati. Ieri la conduttrice ha dichiarato che il produttore ha ricevuto un messaggio in cui si diceva che la Signora doveva essere pagata altrimenti non sarebbe scesa dalla macchina. Lo stesso messaggio sarebbe partito dal mio cellulare, ma io non l’ho scritto e non lo ritrovo, pur avendone avuto visione. In ogni caso il messaggio è ampiamente superato dalla mail in cui si chiarisce che se la signora vuol rientrare a Roma io non posso impedirlo. Si chiarisce anche la disponibilità, si ribadisce sempre a titolo gratuito, senza cachet, non richiesto mai, alla presenza nell’ultima puntata, se fosse finito l’attacco ingiustificato da lei subito in questi mesi

Secondo quanto riferiscono i giornalisti di Fanpage.it che avrebbero anche preso visione di tutte le mail che ci sono state con lo scambio tra produzione e avvocati, si evincerebbe che non si è mai parlato di un cachet. Le due avvocatesse avrebbero chiesto circa 60 mila euro si, ma come somma risarcimento danni causato dalle continue accuse che sarebbero arrivare dai programmi di Canale 5.

Poi ci sarebbe il famoso messaggio che, pare esser stato inviato dal cellulare dell’avvocatessa ma lei dice di non averlo inviato. Live-Non è la d’Urso ci aspetta fino al 2 luglio e immaginiamo che questa storia sia ancora solo all’inizio!

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