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Mara Venier ricorda Pippo Baudo e svela che lo avrebbe voluto a Domenica IN

Mara Venier ha svelato che per i 50 anni di Domenica IN avrebbe voluto con lei Pippo Baudo

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Mara Venier ha voluto rendere omaggio a Pippo Baudo con parole piene di affetto e gratitudine, ricordando il grande maestro della televisione italiana e rivelando un desiderio rimasto purtroppo irrealizzato. Lo ha fatto nella puntata speciale di Estate in diretta, in onda oggi su Rai 1 in questa domenica di metà agosto, dopo la notizia della morte del conduttore.

Durante un commosso intervento, la conduttrice ha raccontato cosa ha significato per lei lavorare al fianco di Baudo, sottolineando il suo straordinario talento e il rigore professionale: “Non era un semplice conduttore, era un autore, lui vedeva tutto e teneva tutto sotto controllo. Era molto severo, ma da lui si imparava moltissimo. Era autorevole nel lavoro. Poi, finite le prove a Sanremo, andava sempre nella stessa trattoria e noi restavamo fino a notte fonda ad ascoltarlo parlare della sua vita, delle esperienze e degli incontri. Quello mi ha sempre colpito molto, io e tutti gli altri eravamo affascinati da lui”.

Mara Venier e gli esordi con Pippo Baudo

Non poteva mancare un ricordo legato al debutto in televisione. Mara Venier ha raccontato con ironia e tenerezza la sua prima apparizione a Domenica In, proprio accanto a Baudo: “Se pensi che la mia prima apparizione in tv è stata a una Domenica In di Pippo con Renato Pozzetto, io muta sul seggiolino, avevo il terrore di parlare. Non riuscii a dire una parola. Alla fine del film Pippo ci accompagnò verso l’uscita e disse: ‘Bellissima, però è muta, muta, muta’”.

Un aneddoto che testimonia la capacità di Baudo di lasciare il segno anche nei momenti più semplici.

Mara Venier e il sogno per i 50 anni di Domenica In

Mara Venier ha poi svelato un pensiero che custodiva da tempo e che avrebbe voluto concretizzare a fine agosto, in occasione dei 50 anni di Domenica In: “È una cosa che non ho detto a nessuno. Quest’anno ci saranno i 50 anni di Domenica In, una ricorrenza importante. Io avevo pensato di far raccontare a lui questi 50 anni. Alla fine di agosto pensavo di chiamarlo, andare io da lui, perché sapevo che non stava bene, ma mi sarebbe piaciuto che fosse lui a raccontare Domenica In. Non sarebbe venuto in studio, ma saremmo andati a registrare a casa sua”.

Un’idea che, purtroppo, non si è potuta realizzare, ma che rende ancora più forte il legame simbolico tra Baudo e lo storico programma del pomeriggio domenicale di Rai 1.

L’ultimo contatto e il grazie finale

Con voce rotta dall’emozione, Mara ha ricordato anche l’ultima volta che ha sentito il conduttore: “L’ho sentito l’ultima volta per il suo compleanno. Devo dire che in questi due anni lui è stato molto generoso con me. Ogni volta che l’ho chiamato ha sempre risposto, si è donato per video, per me e per Domenica In è stato molto generoso. Ogni volta che l’ho chiamato lui c’era, lo faceva con grande gioia e generosità. Dobbiamo tutti dire ‘grazie Pippo’, e io per prima: ‘Grazie Pippo per tutti i consigli che mi hai dato e che non sempre ho ascoltato’”.

Un ricordo sincero e intenso che conferma, ancora una volta, quanto Pippo Baudo abbia inciso nella storia della televisione italiana e nella carriera di chi, come Mara Venier, ha avuto il privilegio di condividere un pezzo di strada con lui.

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