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Catherine Spaak a Storie Italiane contraria alla cronaca in tv si dissocia dai temi trattati

Catherine Spaak a Storie Italiane spiega perchè in tv non si dovrebbe parlare di cronaca nera e dare spazio ad altro

La puntata di Storie Italiane in onda oggi 7 settembre 2020 si è aperta con una intervista alla mamma di Viviana Parisi. La signora Melania ha raccontato quello che secondo lei è successo e alla fine della sua intervista, Eleonora Daniele ha coinvolto nel dibattito anche Catherine Spaak, chiedendole che cosa ne pensasse di questa vicenda, dopo aver letto della storia o aver ascoltato in tv quanto accaduto. L’attrice però esordisce subito con quella che non è una vera e propria polemica ma il suo punto di vista. Si dissocia da questi temi trattati in tv e dice di non aver voluto informarsi su questa vicenda, non essendo un medico, un investigatore, uno psichiatra. Pensa che la televisione non dovrebbe dare spazio a questo genere di cronaca. “Io non ero qui per parlare di questo” spiega l’attrice con grande educazione ( è ospite per parlare del suo nuovo film).

CATHERINE SPAAK A STORIE ITALIANE: NO ALLA CRONACA IN TV

E con altrettanta calma e pacatezza, anche Eleonora Daniele risponde all’attrice, dicendo che sicuramente il suo punto di vista è condivisibile e infatti da Storie Italiane vuole arrivare un altro messaggio, evidenziando il dolore di una madre che ha perso sua figlia ma anche le difficoltà di Viviana. “Io non credo che il pubblico a casa voglia che si parli di questo” ha detto l’attrice che ha fatto capire come forse neppure nella logica di ascolti questo discorso oggi valga, convinta del fatto che i telespettatori vogliano vedere altro.  “Sono d’accordo su questo, è come il porno e il non porno, il lecito e non lecito, dov’è il limite dell’informazione, quando si arriva al morboso allora questo ha bisogno di essere censurato” ha detto la Spaak commentando il fatto che le persone vogliano vedere il lato oscuro di ogni cosa.

La Daniele ribadisce che questo punto di vista è sicuramente condivisibile e anche il dibattito pacato che si è creato in studio serve per avere un confronto. Roberta Bruzzone ricorda che è importante parlarne, senza dettagli macabri e senza cadere nei particolari. Ma è giusto che le donne, le neo mamme, le mamme, sappiamo che se hanno bisogno di aiuto, c’è modo di riceverlo.

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