Programmi TV

Enrico Mentana: “Ci ricordiamo tutti cosa facevamo a 20 anni”

Enrico Mentana ospite di Francesca Fialdini Da noi.. a ruota libera

Francesca Fialdini è emozionata nell’intervistare Enrico Mentana nel suo programma Da noi… a ruota libera. E’ il giornalista che seguiva in televisione quando lei ancora sognava di fare la professione di oggi. Enrico Mentana inizia la sua intervista dal passato, dalla famiglia, da sua madre: “Mia mamma era un concentrato d’amore, tre figli in pochi anni. Si è nascosta con la famiglia dai nazisti perché erano ebrei, si è sposata giovanissima con papà, aveva 25 anni quando sono nato io. Dalle elementari fino al liceo se uscivo di casa c’era lei al balcone per salutarmi”. Scatta un appaluso spontaneo in studio pensando a quel gesto affettuoso e pieno magari di preoccupazione. Ricorda la sua prima maratona in tv, le sue storiche maratone iniziate con la telecronaca del matrimonio di Carlo e Diana. Fece sognare l’Italia, tutti ricordano ancora quelle nozze nonostante i drammi successivi.

ENRICO MENTANA E LILLI GRUBER GIOVANI FORTUNATI?

“Si cercava di fare qualcosa di diverso e chiamarono due giovani conduttori che si stavano facendo strada” i due giovani conduttori erano Enrico Mentana e Lilli Gruber. Questo per legarsi alle possibilità che possono avere o meno i giovani di oggi. “Non si vede l’interesse futuro del Paese che sarà fatto dai giovani. Non abbiamo saputo garantire…” ed è chiaro anche con poche parole il pensiero di Mentana che parla di chiusura ai giovani nel mondo del lavoro. “Io ho colto come alcuni dei miei coetanei il momento del cambio. Andavano in pensione alcuni anziani e io ero lì. Magari avevamo maestri migliori di come siamo stati noi”. 

Per i giovani oggi c’è bisogno di un colpo di fortuna straordinario o di una forte raccomandazione. Enrico Mentana si ricollega a oggi: “Si sono chiuse le università, dad e con esami magari più semplici” pensa ai laboratori e paragona le scuole superiori, i licei, le università ai parrucchieri, estetisti e così via. Ovvio il rispetto per i lavoratori ma quanto è stato tolto agli studenti, ai ragazzi. 

“Noi ci ricordiamo tutti cosa facevamo a 20 anni. Da un anno quasi stiamo tenendo fermi i giovani ma poi che prospettive gli diamo. Tutto per i pensionati, tutto per tutelare i posti di lavoro esistenti ma per quelli da creare, per i giovani? Senza parlare dei debiti che dovranno pagare i giovani a cui non abbiamo dato nessuna garanzia, nessun lavoro fisso”.

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