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Vanessa Ferrari: “La mia non è stata un’adolescenza come le altre”

A Verissimo la campionessa Vanessa Ferrari racconta i sacrifici e le operazioni subite prima di vincere le Olimpiadi di Tokyo 2020

Vanessa Ferrari olimpiadi

Vanessa Ferrari l’abbiamo ammirata alle Olimpiadi di Tokyo 2020, domani sarà tra gli ospiti di Verissimo. Le anticipazioni del programma di Silvia Toffanin raccontano della ginnasta che ha conquistato l’argento nel corpo libero, la sua prima medaglia olimpica ma anche la prima per l’Italia nell’individuale femminile della ginnastica artistica, quindi grande soddisfazione per lei che come molti atleti ha dovuto affrontare più difficoltà per realizzare il suo sogno. Vanessa Ferrari sta per compiere 31 anni e il sogno delle Olimpiadi è il suo regalo ma lo è anche il soprannome La Farfalla di Orzinuovi. Ha gareggiato alle Olimpiadi di Pechino nel 2008, a Londra nel 2012 e a Rio nel 2016. Nella sua carriera ha collezionato ben 70 medaglie ma ha anche affrontato momenti duri nella sua vita, anche problemi di salute.

Vanessa Ferrari a Verissimo: “Sono riuscita sempre a rialzarmi e ripartire da zero”

Ha dovuto affrontare cinque interventi chirurgici ma alla fine ce l’ha fatta a salire sul podio. “Oggi, che sono diventata donna, sogno ancora, e cerco di superare sempre nuove sfide proprio come allora. Iniziai per gioco, è vero, ma questo gioco mi ha trasmesso dei valori e una disciplina che mi hanno permesso di superare limiti e raccogliere innumerevoli successi, tra cui diventare campionessa del mondo. La mia storia è avvincente, tant’è che ispira continuamente altri bimbi ad avvicinarsi a questo sport”.

Il suo amore per lo sport è nato per caso, come ha raccontato anche su Instagram: “Da piccina vidi in tv una ginnasta che eseguiva un esercizio alla trave, e fu amore a prima vista. Da quel momento chiesi a mia madre di portarmi a fare ginnastica, e dopo qualche ricerca mi portò in una piccola società del mio paese. Dal sogno di quella piccola bimba ebbe inizio la mia storia” e continua a sognare e a fare sognare le bambine.

Ma non è stato mai semplice: “Ho iniziato ad allenarmi tutti i giorni a Brescia quando avevo 8 anni. Mia mamma percorreva 200 chilometri ogni volta per accompagnarmi. Io ho vissuto in palestra, non è stata un’adolescenza come le altre, è stato difficile ma ne è valsa la pena”.

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