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A Belve è scontro tra Donatella Rettore e Francesca Fagnani

Donatella Rettore e Francesca Fagnani una contro l'altra a Belve, ecco cosa è accaduto

rettore belve

Il prossimo appuntamento con Francesca Fagnani e Belve potremo seguirlo domani venerdì alle 22.55 su Rai 2  ma le anticipazioni sullo scontro tra Donatella Rettore e la conduttrice sono già sotto gli occhi di tutti. E’ Davide Maggio a svelare il duro scontro tra la Rettore e la Fagnani, un’intervista destinata a fare discutere perché le dichiarazioni della cantante sono forti. Nessuna discussione su questioni personale, Donatella Rettore a Belve rivendica la possibilità di dire alcune parole, quelle che secondo il comune modo di pensare sono offensive ma per altri è più offensivo non dirle. La cantante ospite di Francesca Fagnani è molto chiara e non fa nessun passo indietro, nelle sue intenzioni non c’è cattiveria ma la prossima puntata di Belve porterà tutti a una serie di riflessioni, di certo anche a critiche.

Le dichiarazioni di Rettore a Belve fanno già discutere

Ancora prima che l’intervista vada in onda c’è già un gran movimento di commenti. Cosa ha detto la cantante? Francesca Fagnani scava spesso nelle dichiarazioni del passato dei suoi ospiti e alla cantante ricorda quando disse che piaceva ai gay e non alle checche mentre Patty Pravo e Raffaella Carrà erano icone delle checche vintage. Tutto vero, la Rettore ricorda bene e ancora oggi non prova imbarazzo per quella affermazione.

No, non sono assolutamente imbarazzata, per me esistono i gay e le checche, esistono i gay che sanno di avere le palle, e ci sono gli isterici che parlano e si strappano i capelli, fanno i pettegolezzi e quelli non li voglio nemmeno sulla soglia di casa”.

Il battibecco è servito ma la cantante insiste: “C’è una limitazione alla libertà, si mettono dei filtri a cose che sono state ampiamente superate, ad esempio il fatto che non si possa dire fr*cio e t*oia”.

Per la Fagnani la libertà non è certo dire queste parole. La sua ospite non ci pensa nemmeno un attimo a tornare indietro, convinta: “Io rivendico la possibilità di usare frocio e ne*ro, non mi sembrano insulti se uno è colorato…dipende dal modo in cui uno lo dice, se tu dici brutto ne*ro è una cosa, se tu dici negretto è un’altra”. Appuntamento a domani sera.

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