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Carlotta Bertotti: “Avevo 8 anni quando ho iniziato a truccarmi per coprire la macchia”

Ore di trucco già da bambina, per Carlotta Bertotti il nevo di Ota, la macchia su metà del viso e nell'occhio, era da coprire

Carlotta bertotti macchia

E’ bellissima Carlotta Bertotti, la macchia che ha sul viso la rende unica. Oggi posa per Vogue, scoperta da chi ha capito il valore della sua bellezza ma non è stato semplice per lei. Carlotta Bertotti aveva 8 anni quando ha iniziato a truccarsi, ore di trucco, per coprire quelle che oggi chiama lentiggini blu ma che quando era piccola i medici hanno dato un nome diverso. L’influencer aveva il nevo di Ota, una iper pigmentazione cutanea che si trova anche nella sclera dell’occhio e come è evidente su metà del volto. Non è una patologia, non è una malattia e Carlotta Bertotti ospite a Oggi è un altro giorno spiega che non le crea nessun problema, fastidio o dolore. Quando è nata aveva una specie di velo sull’occhio, hanno pensato ad un trauma durane il parto, invece, la macchia crescendo è diventata sempre più grande. Aveva 8 anni o forse poco più quando le dimensioni erano già quelle che mostra.

Carlotta Bertotti a Oggi è un altro giorno

Non ha avuto molte soluzioni, per uscire di casa sentiva di doverla coprire. Desiderava essere come gli altri, come gli altri bambini e come le persone che amava e aveva accanto ma non è stato semplice. Era una bimba e ha iniziato a truccarsi, un trucco che coprisse ma ovviamente adatto alla sua età, ma era comunque un make up.

Carlotta non voleva che la macchia si vedesse e passava molto tempo a truccarsi. Era la sua fragilità a farle del male perché gli altri non le avevano mai detto niente. I genitori l’hanno sempre compresa. Un giorno tornando da scuola, era adolescente, vide che il trucco si era spaccato, capì che così non poteva essere felice. Decise di cambiare modo di vedersi, di essere felice, di non coprirsi più. Ha avuto bisogno di un aiuto, un percorso di analisi di 5 anni. Alla gita della maturità si struccò e non si è più truccata. I compagni di classe la videro per la prima volta con la macchia, non le dissero nulla, capirono la sua fragilità ed è stato un gesto importante per renderla sicura, felice. Oggi ama la sua bellezza imperfetta ed è un meraviglioso esempio per molti.

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