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Raffaello Tonon: “Non mi sono mai sentito amato da mio padre”

Raffaello Tonon racconta del rapporto complicato con la madre e l'amore mai avuto da suo padre

Raffaello Tonon è stato un bambino sensibile, affettuoso, molto affezzionato alla mamma che ha raccontato che quando andava a scuola gli doveva mettere il suo profumo sul fazzoletto perché il figlio da bambinosua sentiva forte la mancanza. Tonon non gradiva molto le interferenze del papà, a Oggi è un altro giorno conferma che ha avuto un rapporto complicato con la mamma e non si è mai sentito amato da suo padre. Raffaello Tonon ha confidato della depressione che ha iniziato a vivere già da adolescente. Ne ha parlato anche al Grande Fratello, lì dove è riuscito in parte a superare tanti incubi, anche grazie all’amicizia con Luca Onestini. Il rapporto con i suoi genitori è stato difficile, la mancanza della mamma in ogni istante della sua vita, già in prima elementare, la freddezza del padre.

Raffaello Tonon a Oggi è un altro giorno

La madre ha fatto anche da padre, non dal punto di vista economico, ma lei c’è sempre stata. “L’ho raccontato tante volte anche qui che quello con mio padre è stato un rapporto sfortunato, è stato un rapporto sgangherato, è stato un rapporto inesistente, è stato un rapporto che comunque mi ha fatto fare i conti con la vita. Io non mi sono mai sentito amato da mio padre perché non è stato mai capace di farlo, non ci ha mai neanche provato. Per lui amarmi era garantire che io avessi il necessario e più del necessario: tutto il necessario in tavola, nell’armadio, nella libreria, nelle cure”.

E’ figlio unico Tonon e ne è felice: “Quando ho saputo che mia madre era già in menopausa ho iniziato a dormire sereno perché io da ragazzino mi svegliavo sudato perché avevo sognato che mia madre mi potesse dire che in casa ci sarebbe stato un altro che potesse usurpare tutti i miei privilegi e gli occhioni e le mani della mia mamma”.

Non ha mai chiesto a suo padre perché non gli ha mai dato l’amore, l’affetto, non ha mai voluto approfondire proprio perché si è appigliato sempre molto a sua madre. Sui rimpianti dice che ha archiviato. Ricorda che Maurizio Costanzo gli disse di perdonare il padre quando era ancora vivo perché altrimenti si sarebbe portato dietro tutto il dolore, per sempre. Sente di essere cresciuto perché ha imparato ad archiviare, che non vuol dire perdonare ma andare avanti. Suo padre non c’è più, anche se volesse oggi non potrebbe più risolvere nulla, fargli domande che con gli anni gli sono venute in mente. Ha imparato ad archiviare.

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