Da Telemike a Chi vuol essere milionario: i momenti più iconici e divertenti della TV
Tutti pazzi per i quiz e i game show in Italia e non solo: i momenti che hanno fatto la storia della tv
I game show e i quiz televisivi occupano da decenni un posto centrale nella storia dell’intrattenimento televisivo. Basati su meccanismi semplici, fatti perlopiù di domande, risposte e premi, questi programmi sono in grado di generare una tensione narrativa paragonabile a quella di una finale sportiva. Il pubblico si identifica nel concorrente, ne condivide esitazioni, speranze e scelte, vivendo ogni risposta come se fosse propria.
Ed è proprio questa miscela di competizione, casualità e coinvolgimento emotivo ad aver reso i quiz uno dei format più longevi e universali della televisione, capaci di attraversare epoche, culture e piattaforme diverse. Nel corso degli anni, alcuni episodi hanno superato i confini della singola trasmissione, diventando momenti iconici, citati, condivisi e ricordati anche a distanza di decenni. Alcuni per la loro comicità involontaria, altri per l’intelligenza dei concorrenti come quella dimostrata di recente dalla 69enne Vittoria Licari che ha vinto un milione di euro a Chi vuol essere Milionario?, altri ancora per scandali o colpi di scena capaci di cambiare la percezione stessa del programma.
I momenti indimenticabili della televisione italiana
La televisione italiana, soprattutto tra gli anni Ottanta e Novanta, ha costruito una vera e propria mitologia dei quiz, fatta di personaggi diventati popolari quanto i programmi stessi. Accanto a scandali e tensioni, non sono mancati episodi che, per spontaneità o per clamorosi equivoci, hanno attraversato i decenni trasformandosi in veri e propri simboli culturali.
Uno dei casi più discussi resta la truffa dei bigliettini a Telemike. Negli anni Novanta emerse che alcuni concorrenti avrebbero utilizzato appunti nascosti per rispondere correttamente alle domande del quiz condotto da Mike Bongiorno. Lo scandalo ebbe enorme risonanza e contribuì a incrinare l’immagine di infallibilità dei game show, aprendo un dibattito nazionale sulla correttezza e sulla trasparenza di questi programmi.
Di segno completamente diverso, ma altrettanto iconico, è l’episodio che rese celebre Giancarlo Pelosini, concorrente de La ruota della fortuna. Nel 1995, durante la manche finale del programma, Pelosini si rese protagonista di una clamorosa gaffe destinata a entrare nella storia della televisione italiana: la frase corretta da indovinare, “Le Amazzoni vinsero battaglie grazie alla loro foga”, venne pronunciata come “Le Amazzoni vinsero battaglie grazie alla loro f*ga”. Un errore tanto involontario quanto devastante sul piano mediatico, che scatenò risate in studio e a casa e trasformò immediatamente il concorrente in un personaggio cult.
Paradossalmente, Pelosini aveva comunque vinto milioni di lire, ma quell’unico svarione linguistico lo rese immortale, anticipando di fatto il concetto moderno di “meme televisivo”, quando ancora internet non esisteva. Più recente, ma entrata rapidamente nell’immaginario collettivo, è anche la lite tra Amadeus e il concorrente Pedro a L’Eredità. Da una risposta contestata nacque un confronto acceso, con toni insolitamente duri per un quiz del preserale. L’episodio fece rapidamente il giro dei social, dimostrando come anche programmi rigidamente regolamentati possano essere attraversati da tensioni autentiche, capaci di rompere la quarta parete e rendere lo spettatore testimone diretto del conflitto.
I game show e i quiz televisivi rimangono, ancora oggi, delle forme di intrattenimento molto apprezzate nel nostro paese. Gli elementi fondativi di questi programmi, come la spontaneità di alcune situazioni o la tensione che precede una risposta decisiva, coinvolgono lo spettatore e lo rendono quasi parte del programma stesso. Proprio questo coinvolgimento attivo è oggi al centro anche delle strategie delle principali piattaforme di gioco online: i casinò dal vivo in Italia offrono questo tipo di intrattenimento, introducendo i dealer dal vivo e meccaniche interattive. Non è un caso, quindi, che i migliori casinò live stiano avendo sempre più successo anche nel nostro paese.
I momenti cult della televisione estera
Anche fuori dall’Italia, i quiz televisivi hanno prodotto scene entrate nella storia della TV mondiale, spesso grazie alla personalità dei concorrenti o a situazioni totalmente imprevedibili. Il caso più celebre resta quello di John Carpenter, primo vincitore assoluto di Who Wants to Be a Millionaire? negli Stati Uniti. Carpenter utilizza l’aiuto “Phone a Friend” non per chiedere la risposta, ma per chiamare a casa e annunciare che sta per vincere il milione di dollari. Un gesto di sicurezza assoluta che ha trasformato la puntata in un evento storico, ancora oggi citato come esempio perfetto di sangue freddo televisivo.
Tra gli altri momenti iconici ricordati anche dalla stampa internazionale le lunghissime strisce vincenti di Jeopardy!, che hanno trasformato alcuni concorrenti in vere e proprie celebrità, le risposte ironiche o volutamente provocatorie nei quiz britannici come Mastermind o University Challenge, dove l’umorismo diventa parte integrante dello spettacolo o ancora, i clamorosi errori sotto pressione, che dimostrano come anche concorrenti preparatissimi possano crollare davanti alle telecamere.
In definitiva, i game show non sono solo programmi a premi, ma racconti collettivi fatti di tensione, intelligenza, imprevisti e umanità. Dai bigliettini di Telemike alla telefonata più famosa della storia della TV, questi momenti continuano a vivere nella memoria del pubblico perché raccontano qualcosa di universale: cosa succede quando una persona qualunque si trova, improvvisamente, al centro dello spettacolo.