Reality e Talent

E’ lunghissimo il commento di Selvaggia Lucarelli dopo Ballando con le stele 2022: finale brutta e ingiusta

A tre giorni dalla finale di Ballando con le stelle arriva il dettagliato resoconto di Selvaggia Lucarelli

selvaggia ballando

E’ praticamente un articolo di giornale il commento che Selvaggia Lucarelli ha postato sulle sue pagine social a poche ore dalla finale di Ballando con le stelle. La giornalista e giudice del programma di Rai 1 ha spiegato di aver per scelta voluto aspettare che passasse il Natale e anche che in qualche modo, si calmassero gli animi. Ha spiegato che ha scelto, con questo commento, di fare delle considerazioni personali su quello che accaduto, sul perchè alcune cose sono accadute. La sua esperienza a Ballando con le stelle è iniziata sette anni fa e in questo periodo, ha visto cambiare pelle al programma, non per le discussioni, lo sottolinea, ma in generale per il format. E come darle torto, sono anni ormai che lo facciamo notare, ma la cosa non interessa perchè se ci sono gli ascolti, tutto il resto passa in secondo piano.

Il lungo commento di Selvaggia Lucarelli dopo la finale di Ballando con le stelle

Attenzione. Non sto giudicando se in male o in peggio, è semplicemente un dato di fatto. Per giunta a me lo snobismo nei confronti delle discussioni e del confronto tra ospiti o giudici o concorrenti nei programmi sta abbastanza sulle palle. Perché se ci sono confronti accesi ma educati si parla di trash? Il confronto e la differenza di pensiero fanno parte della vita, sono interessanti, appassionanti. “Sei una scimmia che lancia escrementi!” è brutto trash, sì, “secondo me ha ballato male”, è un parere. Fine” ha spiegato la Lucarelli. Ha anche aggiunto che il programma in Italia dura 4 ore e mezza, per cui è inevitabile che non si possa parlare solo di ballo ( resta per noi un mistero il perchè Ballando con le stelle debba durare 4 ore e mezza e non 3 ore ad esempio).

E’ giusto arricchirlo di racconti, storie, parenti, inciuci. Permettere al pubblico di conoscere meglio i concorrenti, dare un colore ai protagonisti. Permettere di seguire il percorso umano e di ballo. Inizialmente- secondo ME- c’era un giusto bilanciamento. Ricordo dei balli molto belli, dei concorrenti che si raccontavano il giusto, la parte tecnica della giuria (Carolyn) inflessibile su passi e coreografie” ha scritto la Lucarelli.

E ancora: “Piano piano ho visto il ballo sempre più in secondo piano, talmente in secondo piano che ormai di fatto non esiste più una giuria tecnica, Carolyn parla di tutto tranne che di tecnica e manda avanti Iva Zanicchi con ragioni pretestuose e ne boicotta altre scomodando il tema “emozioni”. Il resto della giuria alla mia destra ormai le va più o meno dietro (mai capito perché si consultano con Carolyn prima di dare voti, bah). Io che ero lì per parlare di cose extra ballo sono finita a parlare di ballo, per bilanciare la situazione, perché altrimenti mi pare di essere in un reality anziché in un talent.

Il post continua così: “E qui arriviamo al punto. Ci sarebbe un modo per conciliare le due cose, ovvero parlare di emozioni, sentimenti, cazzate varie e poi essere giusti sul ballo. Io per esempio di Egger ho sempre detto che lo trovavo costruito (alla finale si è presentata la mai citata fidanzata, vedete voi), ma gli davo voti molti alti e mi complimentavo per il ballo.

Fa notare le incoerenze: “Dall’altra parte, boh. Il giorno della finale Di Vaira dalla Bortone ha detto che Lorenzo era bravissimo, Carolyn che era quello che ha fatto le coreografe più difficili e che non ha mai sbagliato niente, ma “ha dato poco al programma, si è raccontato poco al pubblico”. Testuale. Di Zanicchi hanno sempre detto che faceva show e mai che ballava male. E queste, appunto, sono parole dei “tecnici” (gli elementi del programma con più voti a disposizione alla finale) ma che ormai sembrano parole da team autorale. Così parlano gli autori o le persone che fanno tv, non chi dovrebbe ricoprire un ruolo da esperto.

E ancora: “Poi certo, è tv. Io Zanicchi in finale posso pure capirla (facciamo in semifinale), mica sono Biancaneve. Fa spettacolo, serve, è utile, intrattiene. E sorvolo pure su quello che sappiamo (l’insulto, le barzellette) perché è funzionale al programma e agli ascolti, appunto. Però non è che per tenerla dentro devi inventarti beghe, difetti e buttare merda su altri per fare spazio a lei in finale. Non è che per tenere la card per lei devi accusare me o altri di aver sbagliato qualcosa. O impedire a qualcuno di raccontarsi per poi dire “non si racconta”. Questo è meschino.

Un focus su quello che è successo in finale

La Lucarelli ha spiegato: “Finché è servito al programma Egger era il più bravo. Anche quando era così così, i suoi difetti erano invisibili. Sempre “emozioni emozioni emozioni”. Quando in finale non serviva più, Carolyn ha improvvisamente notato il difetto. Già che ci sono la dico tutta. Idem per Ema e Angelo che erano adorabili, davvero, ma tecnicamente Ema era tra le più scarse. Sempre coreografie basiche fatte così così. Se però per 11 puntate i tecnici e tutta la giuria dicono “meraviglioso” un po’ da casa te ne convinci. Ma, dicevamo, è tv. Erano simpatici, fidanzati, romantici, carini, potevano raccontare una storia d’amore. Ci sta. Se non fosse stato così, io anziché essere tiepida li avrei massacrati. Così come se di un concorrente per dieci puntate dici (tutti compatti) che è “così così”, pure se bravo, alla fine da casa i giudizi sono così così.

L’affondo: “La finale è stata brutta e incomprensibilmente ingiusta per vari motivi. Il meccanismo di far rientrare in gara alla semifinale una coppia che alla prima puntata si è infortunata è molto discutibile, ma vabbè, è il regolamento.

La Lucarelli ha poi fatto notare quello che è stato il percorso della vincitrice nell’edizione 2022 di Ballando con le stelle: “Nella fattispecie Costamagna aveva ballato un tango alla prima puntata e poi tre balli da seduta. Ripeto, da seduta. A cui la giuria dava 10, con un entusiasmo che trovavo ridicolo e molto sospetto. Cioè, si votavano i movimenti di braccia e Pasquale intorno che si faceva il mazzo. Poi mentre tutti si sfidano, faticano, escono, si raccontano, Costamagna prova il ballo del rientro. E rientra dopo un mese, quando è pronta, con questo ballo pazzesco ideato da Pasquale La Rocca, uno che dal 2019 ha vinto TUTTI e tre i Ballando a cui ha partecipato in Europa. Il che vuol dire: sa giocare. Sa fare la differenza, al di là della ballerina che gli capita (invito a guardare su YouTube i balli -quelli sì, impressionanti- che ha fatto con le altre partner che sapevano ballare davvero, poi ne riparliamo).

La Lucarelli fa notare quello che non torna sulle scelte per la Costamagna: “Rientra con un paso doble, che per antonomasia è uno dei balli più spettacolari e di impatto. Poi fa uno swing carino, ma lo swing è un ballo (ballo molto “aperto” come stile) che si inaugura con loro in questa edizione, perché nessuna coppia lo aveva tra i balli a disposizione.

La giornalista ha fatto notare che Luisella e Pasquale hanno rifatto un tango, poi uno swing e di nuovo il paso, che aveva entusiasmato tutti. Il punto è sempre lo stesso: la Costamagna si è esibita in pochissimi balli mentre chi è arrivato in finale con lei, come Di Giorgio ad esempio, si era parecchio impegnato facendone oltre 10.

Vale lo stesso per Alessandro. La Lucarelli ha ricordato: “Egger ne aveva ballato 13 tipi (in piedi): quick, tango, paso, moderno, boogie, bachata, polka (vincendo sfida speciale), samba, merengue, rumba, valzer, contemporaneo più “la prova emotiva”.

La Lucarelli torna quindi su quello che è successo in finale: “Costamagna fa uno swing carino (che aveva già fatto) . Un valzer mediocre (che è tra i balli più semplici, non a caso Zanicchi l’ha ballato tipo 5 volte). Poi ripete una bachata (l’aveva già fatta da seduta) e praticamente la rifà da infortunata perché non muove un passo, fa tutto Pasquale, lei credo faccia in tutto due passi (male, con gambe aperte) e con la faccia impanicata. Entusiasmo della giuria. Arrivano a dire che alcuni dei balli visti sono i più belli mai passati di lì in 17 anni (ahahah). Si alzano in piedi. Capisco che i miei colleghi hanno deciso il vincitore.”

Selvaggia ci ha provato a spiegare anche in finale che non abbiamo mai visto Luisella nei latini ad esempio ( quelli che sono costati caro alla Barale, per dire). La giornalista aggiunge: “A quel punto mi dispiace per tutti i ragazzi che sono arrivati fin lì, facendosi il mazzo, credendo nella sfida. Poi certo, c’erano state cose discutibili, per me Ema e Zanicchi non erano da finale ma che importava, avevano giocato. Egger e Di Giorgio erano i più votati dal pubblico, meritavano la vittoria. In più avevano fatto il famoso BEL PERCORSO.

E ancora: “Percorso che è sempre stato scomodato e sottolineato finché è servito nel programma, ma nella finale è diventato improvvisamente un termine impronunciabile. Canino a un certo punto in puntata me lo dice proprio: “qui non bisogna votare il percorso, ce l’hanno detto”. “Chi?”. “ Lo sai”. E non si può scomodare semplicemente perché Costamagna un percorso non ce l’ha. Notare che anche tutti i discorsi su come andassero premiati i concorrenti che avevano raccontato più di sé al pubblico non valgono più. Zanicchi aveva meritato la finale per la generosità nel raccontarsi, Lorenzo doveva uscire perché non si era raccontato (qui mi taccio), la Costamagna che di sé non ha raccontato NULLA (a parte voglio vincere, voglio tornare, sono secchiona) improvvisamente diventa il cavallo che deve vincere. BAH.

L’attacco finale

La Lucarelli continua: “Mi interessa che NESSUNO abbia fatto il mio ragionamento, abbia visto quei balli mediocri alla fine, che i tecnici abbiano fatto finta di non sapere quanto poco si fosse visto delle reali capacità della coppia. E alla fine, questa vittoria è stata triste per tutti, forse tranne per l’immenso, paraculissimo Pasquale che con grande furbizia (e parecchia elasticità della produzione) è riuscito portarsi a casa la quarta coppa in tre anni.

La conclusione: “Luisella si è portata a casa una vittoria amara, che non si è goduta, e poi ci sono state mille critiche, Codacons, articoli che sollevano dubbi, ballerini e concorrenti che sono rimasti delusi (alcuni dicendolo pubblicamente, altri in privato). Infine, la sensazione che sia stata un’edizione incredibile guastata da un innamoramento incomprensibile da parte del programma per una coppia di cui nessuno si era davvero innamorato. Nel frattempo, che io resti o no, mi auguro che a Ballando si ritrovi un po’ la passione per il ballo, oltre che per le storie, perché i balli sono sempre più modesti.E io, quando di Ballando ero spettatrice, amavo gli scazzi con la Oxa, sì, occupavano un bel pezzo di puntata, sì, ma poi la vedevo ballare e tutto tornava in un equilibrio perfetto.

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