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Parlare con i neonati li rende più intelligenti: quello che devi sapere

Parlare con i neonati sviluppa le loro capacità di apprendimento e migliora quelle legate al linguaggio? Ecco che cosa sappiamo e cosa c'è da sapere sul tema

parlare con i neonati fa bene

Parlare con i neonati li rende più intelligenti? Parlare con i neonati è un’abitudine positiva che può contribuire allo sviluppo del linguaggio e delle capacità cognitive dei bambini. Sebbene non ci siano garanzie che renda automaticamente i neonati più intelligenti, l’interazione verbale con loro è importante per vari motivi. Parlando con i neonati, si favorisce lo sviluppo del loro apparato uditivo, si stimola l’attenzione e si inizia a costruire una base per la comunicazione futura.

Parlare con i neonati li rende più intelligenti: quello che devi sapere

Cosa sappiamo in merito a questa abitudine? Se i genitori parlano molto con i loro bambini, li aiutano a sviluppare la capacità di linguaggio e l’intelligenza. Sembrerebbe ovvio, ma soltanto nel 1955 la scienza è riuscita a dimostrarlo ufficialmente per i bambini oltre i tre anni. Ma solo oggi si  è appreso che tutto ciò è merito dell’influenza positiva legata al comportamento dei genitori con i propri figli nell’arco dei loro primi giorni di vita.  A spiegarlo è The Economist. Nel 2014, dagli studi di Anne Fernald della Stanford University è emerso che la differenza nel linguaggio appare ben prima che un bambino abbia tre anni. Anche a 18 mesi, quando la maggior parte conoscono solo una dozzina di parole. I piccoli provenienti da famiglie svantaggiate sono molto indietro rispetto ai bambini che figli di professionisti alto borghesi.

Una differenza sociale che nasce ben prima di diventare grandi. Dunque, è stato dimostrato che parlare con i neonati li rende più intelligenti perché questi ultimi sviluppano meglio le loro capacità di apprendimento e nel linguaggio. Nei vari test a cui sono stati sottoposti i piccoli, si è dimostrato come a 18 mesi, i bambini provenienti da contesti familiari più agiati siano in grado di identificare l’oggetto giusto in 750 millesimi di secondo: 200 millesimi in meno di quelli provenienti da famiglie svantaggiate. Questa è una differenza enorme che influenzerà le loro capacità di apprendimento per tutto il resto della vita, ha spiegato Anne Fernald.

Rivolgendosi direttamente al bambino e parlare come fosse un adulto lo aiuterà ad arricchire il suo vocabolario. Per questo è bene non usare solo parole edulcorate pensando si rivolgersi quasi a un animaletto senza cervello. Bisogna parlare con i neonati e ampliare il loro vocabolario. Ciò li rende più intelligenti e nel futuro ne godranno le sue capacità di linguaggio e apprendimento.

E’ importante ricordare che l’uso di una lingua è influenzato dalla cultura e dalla lingua madre. Pertanto, se il tuo obiettivo è promuovere lo sviluppo linguistico di un bambino italiano, è utile interagire con lui in italiano fin dai primi giorni di vita. Tuttavia, l’intelligenza di un individuo è influenzata da molti fattori, tra cui l’ambiente familiare, l’educazione e l’esperienza di vita complessiva. Parlare con i neonati è solo uno dei tanti modi per contribuire al loro sviluppo.

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