Salute

Bruciare la calorie: con il peperoncino si può

Come bruciare la calorie? Con il peperoncino si può… Ormai è risaputo che il peperoncino rosso gode di innumerevoli proprietà benefiche, come per esempio aiuta nella prevenzione del tumore alla prostata, ha proprietà antiossidanti, favorisce la circolazione, riduce il rischio di infarto, e combatte l’eccesso di colesterolo. Ma oltre a queste caratteristiche positive ne dobbiamo […]


Come bruciare la calorie? Con il peperoncino si può…

Ormai è risaputo che il peperoncino rosso gode di innumerevoli proprietà benefiche, come per esempio aiuta nella prevenzione del tumore alla prostata, ha proprietà antiossidanti, favorisce la circolazione, riduce il rischio di infarto, e combatte l’eccesso di colesterolo. Ma oltre a queste caratteristiche positive ne dobbiamo sottolineare una che è stata da poco scoperta e che ha tutta l’aria di fare in modo che questa spezia non  possa più mancare nei nostri pasti. Infatti, stando a uno studio effettuato da Richard Mattes e Mary Jon Ludy della Purdue University di West Lafayette, in Indiana (Usa), pubblicato su Physiology & Behavior, il peperoncino aiuta a ridurre i morsi della fame e migliora la digestione e l’assorbimento delle sostanze nutritive. Non c’è da preoccuparsi perché l’effetto non si ottiene mangiandone a quintali, ne basta un grammo. Quindi, oltre a fare palestra, o a praticare sport, se nella nostra dieta aggiungiamo il peperoncino rosso, riduciamo l’appetito e bruciamo le calorie. Ma c’è di più. L’effetto della combustione delle calorie aumenta se non siete abituati a mangiare questa spezia.

Il ricercatore Mattes afferma che: “Lo studio è stato condotto esaminando le risposte all’appetito e il consumo di calorie da parte di un gruppo di 25 persone sane non in sovrappeso – di cui 13 abituali consumatrici di cibo piccante. Ed è emerso che, in tutti i partecipanti all’esperimento, il consumo di peperoncino rosso ha fatto aumentare la temperatura interna del corpo e ha favorito la combustione delle calorie introdotte e che, in coloro che non erano abituati al gusto piccante, è stata registrata una diminuzione dell’appetito e, in particolare, del consumo di cibi grassi, salati e dolci”.

“L’effetto smorza-fame della spezia”, continua lo studioso, “smette di funzionare quando l’uso della spezia diventa abituale e, quindi, si diventa avvezzi al gusto piccante che provoca. Nuovi studi dovranno essere effettuati per stabilire quanto tempo dura l’effetto provocato e per appurare come regolare la dieta per migliorarne l’efficacia”.

Giusy Cerminara



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