Salute

Fermenti lattici vivi e dove trovarli

Quattro esempi di alimenti fermentati che andrebbero inseriti nella propria dieta quotidiana: lo yogurt, il kefir, i crauti fermentati e il miso


Spesso, in televisione, sui giornali, o su internet, si sente parlare di fermenti lattici vivi e, altrettanto spesso, si sente dire che fanno molto bene alla salute. Ma, la domanda che la maggior parte di noi si pone è: cosa sono nello specifico i fermenti lattici vivi, e in quale alimento possiamo trovarli? Per prima cosa, si può rispondere alla prima parte della domanda definendo i fermenti lattici vivi: questi sono dei microrganismi batterici che apportano notevoli benefici a livello intestinale e che sono in grado di convivere pacificamente con gli altri batteri che naturalmente sono presenti nell’intestino.

I fermenti lattici vivi vengono anche definiti probiotici ed il loro compito principale è quello di favorire l’equilibrio della flora batterica intestinale, oltre a quello di apportare benefici alla corretta funzionalità e regolarità del nostro intestino. Inoltre, questi microrganismi batterici sono presenti nei processi di fermentazione e, quindi, si possono trovare in tutti quei cibi o prodotti in cui è prevista una fase di fermentazione.

La flora batterica che è già presente nel nostro intestino ha un ruolo fondamentale per la nostra salute: infatti, ci difende da batteri nocivi che possono provocare delle irritazioni o squilibri nel tratto intestinale, producono vitamine e sono essenziali nei processi di assimilazione del cibo. Di conseguenza, per mantenere intatto questo equilibrio, è bene assumere cibi e alimenti che contengano una discreta quantità di fermenti lattici vivi.

Infatti, tenendo conto del fatto che questi microrganismi batterici già vivono nel nostro tratto intestinale, in casi di necessità o di squilibrio batterico, dove si possono trovare i probiotici? I migliori integratori di fermenti lattici vivi sono gli alimenti fermentati, che sarebbe meglio inserire nella propria dieta quotidiana, così da mantenere in buona salute la flora batterica residente nell’intestino stesso.

Alcuni esempi di alimenti fermentati sono:

  • lo Yogurt

Questo è un alimento noto a tutti ed è molto utile in questo caso, dal momento che contiene una gran quantità di fermenti lattici vivi. Spesso, infatti, in televisione, sui giornali, su internet, grazie a qualche pubblicità o a qualche spot, si è sentito parlare dello yogurt come di uno dei migliori alimenti probiotici ricchi di fermenti lattici, i quali possono aiutare ognuno a regolare il proprio intestino e a garantire un corretto funzionamento della flora batterica intestinale.

Ciò è dovuto al fatto che lo yogurt viene prodotto mediante un processo di fermentazione, durante il quale il lattosio si scinde in due zuccheri (il glucosio e il galattosio), che sono facilmente digeribili e assimilabili dall’organismo. È anche per questo motivo che le persone intolleranti al lattosio possono mangiare lo yogurt, senza perciò rinunciare ad un sostanziale apporto di calcio e vitamine (soprattutto del gruppo B).

  • il Kefir

Questo è un alimento simile allo yogurt, che prevede una fase di fermentazione nel momento in cui vengono miscelati i grani di kefir con il latte intero (che può essere di capra, di soia, di riso, di mucca, ecc.). Ricco di batteri lattici e di batteri bifidus, il kefir è anche ricco di antiossidanti, tanto che contiene circa 30 tipi diversi di probiotici.

Questo alimento (che altro non è che una bevanda di latte fermentato) è difficile da trovare già pronto in commercio e, per realizzarlo, è necessario procurarsi, come prima cosa, i grani di kefir. In internet, sono molti i siti da cui prendere spunto per preparare nella propria casa il kefir, tanto che potete provare anche diversi modi di preparazione, fino a quando non troverete il metodo che più risponde ai vostri gusti.

  • i Crauti fermentati (o anche detti i n tedesco “sauerkraut”)

Tra tutte le verdure, il cavolo verza fermentato è uno dei più noti alimenti (assieme allo yogurt) ricchi di fermenti lattici vivi che si possano trovare in commercio. Infatti, se il cavolo verza viene consumato crudo, questo non avrà le stesse proprietà di un cavolo fermentato. Il processo della fermentazione, trasforma, modifica e aumenta la digeribilità di una data verdura: ad esempio, si distruggono determinate ed eventuali sostanze non del tutto nutritive, mentre, ciò che aumenta, sono le vitamine e gli enzimi. I crauti, dunque, oltre ad essere il più noto alimento ottenuto dalla fermentazione lattica, contengono anche una grande quantità di colina: ovvero, una sostanza che ha la capacità di abbassare la pressione sanguigna, di regolarizzare l’assorbimento di grassi nel nostro organismo e di facilitare il passaggio di sostanze nutritive nel sangue.

Il miso è un alimento orientale e, precisamente giapponese, che è a base di soia e cereali fermentati (come ad esempio l’orzo). È ottenuto dalla lunga fermentazione dei fagioli di soia gialla in acqua e sale marino e tutto ciò avviene sotto pressione in botti di legno al riparo dall’aria. Durante i primi 12-24 mesi, il miso è sottoposto a due o tre travasi, che hanno la funzione di ossigenare la massa in fermentazione, così da ottenere una pasta scura. Questo alimento tra l’atro è facilmente digeribile grazie alla presenza di proteine più assimilabili, sali minerali, oligoelementi, vitamine ed enzimi.



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