Salute

Vivere bene: come ridurre l’uso del sale in cucina

Come possiamo fare per ridurre l'uso del sale in cucina? Ecco alcuni consigli

come eliminare sale cucina

Quante volte avete sentito dire che se riducessimo l’uso del sale staremmo decisamente meglio? Diminuire non significa eliminare totalmente, anche quello sarebbe sbagliato, ma è bene ricordare che un eccessivo consumo di sale può essere molto dannoso per la salute ; per questo, ridurne le dosi è fondamentale. Come possiamo quindi fare per ridurre l’uso del sale in cucina e vivere meglio? Pensate che negli ultimi anni è stata istituita anche la settimana mondiale per ridurre l’uso del sale e possiamo iniziare appunto, dalle nostre abitudini domestiche.

La maggior parte degli alimenti che vengono conditi, solitamente contengono già  il sale. Anzi, pare che sia così addirittura nel 54 % dei casi. Per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato il consumo quotidiano che deve essere tra gli 11 e i 12 grammi. Solitamente se ne consuma il doppio. Siccome dunque è impossibile eliminarlo completamente, la riduzione di quello che viene aggiunto da noi è fondamentale. Un esempio lampante di quanto sale si consuma in un pasto tipo degli italiani: il pane che solitamente è già salato, alle pietanze se ne aggiunge ben il 36% più il 10% che è contenuto nei cibi in natura. Da non crederci.  Dunque le conseguenze possono essere un’elevata pressione arteriosa, malattie cardiovascolari, nonché osteoporosi e malattie gastrointestinali. Ovviamente ridurre il sale fa scendere la pressione, dà più forza alle ossa, ai vasi sanguigni e ai reni. Anche alle industrie alimentari è stato chiesto di impiegare meno sale negli alimenti che producono. Eppure, solo la metà osserva queste direttive. Dunque, leggete sempre le etichette dei prodotti che acquistate. E se avete delle difficoltà con la loro interpretazione, un aiuto arriva da Altroconsumo, che spiega: a basso contenuto di sodio significa che il prodotto non contiene più di 0,12 g di sale per 100 g; a bassissimo contenuto di sale il sodio non supera lo 0,4 g per 100 g di prodotto; a tasso ridotto di sale significa che il prodotto contiene il 30% di sale in meno rispetto alla confezione tradizionale.

I consigli per imparare a ridurre il consumo di sale in cucina

Ecco qualche consiglio per imparare a ridurlo:

  • consumare verdura, frutta e legumi senza condirli
  • Scolare e sciacquare verdure e fagioli in scatola e mangia più frutta e verdure fresche
  • cercare di eliminarlo dalla propria cucina in maniera graduale, usando solo se necessario, soprattutto se abbiamo problemi di salute che potrebbero aggravarsi con l’uso esagerato del sale
  • non utilizzare condimenti alternativi come ketchup, salsa o dadi: è la stessa cosa, se non peggio
  • evitare di consumare cibi pronti, sono spesso ricchissimi di sale ( leggere sempre molto bene le etichette)
  • usare tanto le erbe aromatiche e le spezie per insaporire. Cipolla, aglio, rosmarino, prezzemolo, salvia, basilico, peperoncino, zafferano, noce moscata…sono tantissime, naturali, danno sapore e non fanno male
  • impariamo a usare la curcuma, con la quale possiamo cuocere anche la pasta e salare ogni genere di pietanza. All’inizio sentirete la differenza ma poi con il passare del tempo imparerete ad amare questo gusto
  • succo di limone e aceto possono essere due validissime alternative, soprattutto quando mangiamo l’insalata convinti di fare una cosa buona. Ma se mettiamo chili di sale, non cambierà molto!

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