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Quentin Tarantino è tornato

TARANTINO ‘S RETURN Tempo pochi mesi e sul grande schermo tornerà una nuova storia dell’eccentrico Quentin Tarantino, quel regista che da molti viene erroneamente acclamato come “il maestro dello splatter”, ed è invece un grande cultore (e soprattutto scrittore) dei dialoghi più bizzarri e geniali da quasi vent’anni a questa parte. Un maestro sì, ma […]


TARANTINO ‘S RETURN

Tempo pochi mesi e sul grande schermo tornerà una nuova storia dell’eccentrico Quentin Tarantino, quel regista che da molti viene erroneamente acclamato come “il maestro dello splatter”, ed è invece un grande cultore (e soprattutto scrittore) dei dialoghi più bizzarri e geniali da quasi vent’anni a questa parte. Un maestro sì, ma di ben altro spessore, cosa che il pubblico non ha ancora ben compreso.

Ma in fondo non siamo tutti esperti di cinema tanto da carpire il vero senso che nasconde la regia antidigitale, e perché no, tremendamente corporea di questo ragazzaccio di Knoxville. Ciò però non ci esime dalla colpa di andare oltre le apparenze e di capire, perlomeno, i grandi sogni che decide di raccontarci ogni volta, con quel suo inconfondibile stile, le sue divine citazioni, il suo gioco di rimandi tra feticci e ruberie. E proprio da un’altra ruberia al nostro cinema, si parte anche stavolta. “The angel, the bad and the wise”, chiarissimo richiamo al capolavoro di Sergio Leone, così come la scorsa volta fu il turno di “The Inglourious Basterds”, ripreso da Enzo G. Castellari. In entrambi i titoli si nasconde un gioco con lo spettatore: i nomi delle opere sono evidentemente ricalcati su quelli di due dei film più amati dal cineasta americano, ma con delle storpiature e, cosa più eclatante, non vedrai mai ciò che ti aspetti di vedere. Se ti aspetti un remake, non è il caso che tu vada a guardare, allora.

Quest’ultima fatica sarà uno spaghetti-western che però non avrà niente a che vedere con la trama messa in scena da Leone; il progetto sarà, come sempre, estremamente autoriale e verrà girato tra la Spagna e l’Italia, almeno queste sono le indiscrezioni riportate dagli addetti ai lavori.

In un primo momento si pensava che potesse far parte del cast Franco Nero, indimenticato interprete di “Django” e “Vamos a matar, compañeros”, ciò per due cause ben precise: la prima perché l’attore italiano è considerato da Quentin la “quintessenza” del genere western e più volte ne ha tessuto le lodi, la seconda, quella che è stata maggiormente fuorviante, le parole dello stesso Nero – “Farò un western, ma non in Italia. In Italia ormai è difficile lavorare. Il film si chiamerà L’angelo, il bruto e il saggio e sarà un tributo a Sergio Leone. È un film che contiene humor, molta azione, ma ha anche un gran trama. Abbiamo già raccolto la firma di una dozzina di persone che faranno parte del progetto. Tra i filmakers che sono coinvolti sono compresi Quentin Tarantino, Keith Carradine e Treat Williams, una quindicina di americani che vogliono fare questo film”.

Non è tardata però la smentita, direttamente dallo stesso Quentin, il quale comunica che l’unica certezza della nuova pellicola è il reclutamento del poliedrico Christoph Waltz, già ammirato nella parte del colonnello Hans Landa in “Bastardi Senza Gloria”.

Con queste premesse, speriamo solo di non essere divorati dall’ansia, nell’attesa di qualche ora di grande cinema.

Cristina Lucarelli



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