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Pamela Prati Gate la parola a Taormina: “lucida e cosciente, mi stavano prendendo in giro”

Nuova pagina del Pamela Prati Gate parla l'avvocato Taormina che spiega perchè la show girl è lucida e consapevole di quello che stava facendo

In questa vicenda probabilmente le tre protagoniste non ammetteranno le loro responsabilità o lo faranno a loro modo. Fino a ora una sorta di scaricabarile, si punta il dito sull’altra e si va avanti in questo modo. Ma la vicenda, ogni giorno che passa, assume dei tratti sempre più inquietanti. Il Pamela Prati Gate è solo all’inizio? Probabilmente per chi si è appassionato a questo caso e vuole andare avanti leggendo quello che di nuovo emerge sulla vicenda, si. Questa volta a parlare è l’avvocato Taormina e lo fa in una lunga intervista per il programma Iceberg condotto da Marco Oliva ( giornalista che vediamo spesso anche a Quarto Grado e a Pomeriggio Cinque per la cronaca nera) su Tele Lombardia. L’avvocato, che era stato assunto da Pamela Prati, ha deciso di rimettere il mandato e spiega anche i motivi per i quali ha deciso di farlo.

L’avvocato spiega subito che le persone coinvolte in questa vicenda lo avrebbero voluto prendere in giro ma lui non si è lasciato coinvolgere nella storia che avevano scritto e stavano interpretando.

NESSUNA TELEFONATA O INCONTRO CON MARCO CALTAGIRONE

I primi dubbi nell’avvocato sorgono quando non si può in nessun modo entrare in contatto con questo sedicente imprenditore romano:


Io non sono stato mai invitato al matrimonio della Prati. Avevo anche chiesto a Pamela Prati di farmi chiamare da Mark Caltagirone e a questa domanda non c’era stata risposta, nemmeno a mia precisa richiesta mi è stata mostrata alcuna fotografia. La Prati non poteva non essere a conoscenza che si trattava di una situazione uguale a tante altre, compresa la vicenda della Miconi. Loro volevano che io andassi da Barbara D’Urso a testimoniare che Mark Caltagirone esisteva. Fu Pamela Prati a chiedermi questa cosa. Io ho detto di no, non sono caduto nella loro trappola. Sarei risultato una pedina della truffa complessiva. E’ stata proprio Pamela Prati a chiedermi di andare ospite dalla D’Urso, avrebbe gradito che fossi andato con le due agenti, la Michelazzo e la Perricciolo. Ho tenuto il gioco fino a quando ho avuto la prova in mano che fosse una farsa. E cosi ho rimesso il mandato.

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La Prati capì subito che non si poteva scherzare. È arrivata con la sua agente. La Prati voleva dettare la linea difensiva. Intendeva dirmi come mi sarei dovuto comportare. A me è sembrata sempre molto lucida e determinata, impossibile prefigurare la circonvenzione di incapace. Pamela Prati ha sempre capito le cose come stavano, inizialmente era convinta di quello che stava facendo con le agenti, ma successivamente non lo so. Da una parte non mi convinceva più l’intesa tra le tre. Mi stavano prendendo in giro.


Sono venute da me tutte e tre un mese prima del matrimonio, da una parte le stava stretta l’esclusiva con “Verissimo” dall’altra parte le dava fastidio che dalla D’Urso si portasse avanti la storia del matrimonio con le dichiarazioni dei suoi ex.

L’avvocato spiega anche che in più di una occasione ha messo in guardia Pamela Prati dicendole che se aveva firmato una esclusiva e poi questo matrimonio non ci sarebbe stato, sarebbe andata incontro a un reato ( una truffa se il matrimonio non fosse mai esistito).

IL CASO ACIDO: L’AGGRESSIONE CON L’ACIDO A PAMELA PERRICCIOLO E PAMELA PRATI

Ed ecco le parole dell’avvocato in merito alle presunto aggressioni e minacce subite:


Pamela Perricciolo e Pamela Prati sono venute da me in studio, la Michelazzo non era voluta salire e quel giorno non l’ho vista. La Perricciolo mi si è presenta con un braccio fasciato, la Prati mi parlava di un candelotto davanti la porta di casa sua, sembrava spaventata e credere all’episodio successo alla Perricciolo. Ma io francamente tutto ho potuto pensare tranne che fosse stata aggredita con l’acido.   La Perricciolo stava facendo un’azione non condivisibile. Pamela Prati mi ha pregato che non lasciassi il caso, che rimanessi, mi ha detto che la faccenda aveva bisogno di un professionista di spessore. Ma io ho lasciato il caso.

L’avvocato spiega anche di aver lasciato ancora prima di parlare di soldi anche se, dalle parole delle tre donne era chiaro che ci sarebbe stato un giro di soldi tale da non farlo pentire.

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