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Giulia Stabile e Sangiovanni raggianti sulla cover di Vanity Fair: è amore

Giulia Stabile e Sangiovanni si raccontano nell'ultimo numero di Vanity Fair: amore che va a gonfie vele

 «Un giorno che lo sapevo in camera a riposare mi sono sdraiata accanto a lui e ci siamo guardati, avvicinati sempre di più, ho sentito in pancia un solletico e, mentre le labbra si toccavano piano piano, mi sono come sollevata da terra» inizia con queste parole una bella intervista che vede protagonisti Giulia Stabile e Sangiovanni. Prima classificata ad Amici 20, e vincitrice del talen di Maria de Filippi, secondo classificato e vincitore della categoria canto, Giulia e Sangio sono ancora inseparabili. Il loro amore va a gonfie vele nonostante i tantissimi impegni che stanno affrontando una volta finito il programma di Canale 5. I fan sono pazzi di questa coppia ma anche di Giulia e Sangiovanni come artisti.

I due si sono raccontati in una dolcissima intervista per Vanity Fair che dedica alla coppia la cover dell’ultimo numero in edicola questa settimana.

Anche Sangiovanni parla di quel primo bacio, e scherza sul fatto che fosse una sorta di bacio a stampo, così puro da sembrare quello di due bambini. Del resto Giulia lo ha raccontato più volte: per lei il cantante di Lady è stato il primo bacio, il primo amore, il primo tutto.

Su Vanity Fair intervista esclusiva a Sangiovanni e Giulia

La coppia più amata e seguita del momento, la ballerina Giulia Stabile e Sangiovanni, il cantautore dei record (il suo album, doppio platino, oltre 140 milioni di streaming, è al numero 1 delle classifiche), 19 e 18 anni, vincitori di Amici 20 di Maria De Filippi si raccontano a Vanity Fair che dedica loro la copertina del numero in edicola dal 23 giugno.

In un’intervista esclusiva i due ragazzi, ormai icone generazionali (1,5 milioni di follower a testa solo su Instagram), ripercorrono gli anni che hanno vissuto prima di incontrarsi. Un passato fatto spesso di strappi, pianti e sensazione di essere diversi. Giulia bullizzata a scuola da un gruppo di coetanee che la deride per i denti storti o il monociglio. Sangiovanni soffocato da un ambiente che lo vorrebbe uguale a tutti gli altri. Mentre uguale non ci si sente: per respiro, ideali, pensieri.

Su Vanity Fair su legge:

Lui trova rifugio in un foglio di carta bianca, dove inizia a scrivere le sue canzoni. Lei in sala danza, dove preferisce l’hip-hop alla classica, dove viene messa sempre in prima fila: non è la più brava, ma è la più brava a sorridere. Un’arma che ha imparato a usare per curare le sofferenze e ricucire le ingiustizie. Sangiovanni, invece, è più pragmatico. Vorrebbe «leggi più inclusive per chi è considerato diverso e sbagliato quando ognuno è solo normale e speciale nella propria unicità. Penso alle minoranze di popoli dentro un altro popolo, alle discriminazioni razziali e all’esclusione sociale, a chi giudica ancora il mondo Lgbt, alle persone con problemi mentali, ai disabili, agli altri che come noi fanno lavori non usuali. Prevederei qualche pena, una multa per chi non accetta gli altri a causa di una certa chiusura. Non saprei come risolverla altrimenti».

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