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La malattia di Bruce Willis, dalle difficoltà sul set agli incidenti: parla chi ha lavorato con lui

I segni della malattia di Bruce Willis erano già visibili da tempo, li racconta chi ha lavorato con lui negli ultimi anni

bruce willis afasia

La malattia di Bruce Willis ha colpito tutti, la famiglia lo protegge stringendosi intorno a lui senza nascondere i suoi problemi o rivelandoli almeno in parte. Afasia, un adanno alle aree del cervello che controllano il linguaggio, una malattia che per tutti è un dramma, per un attore è l’impossibilità di continuare in ciò che ha sempre fatto. Per Bruce Willis l’inizio della perdita della capacità di esprimersi o comprendere parole risale a un po’ di tempo fa, chi ha lavorato con lui l’aveva capito da tempo. I copioni dimenticati, i copioni da abbreviare, i monologhi da eliminare, i dialoghi da trasformare in frasi più semplici ma sembra che siano poi arrivati anche auricolari per i suggerimenti, ore di lavoro limitate, forse anche un incidente con una pistola vera. Forse è stato quest’ultimo grave episodio, che per fortuna non ha avuto conseguenze per gli altri, a indurrre Bruce Willis all’addio alle scene.

Bruce Willis i sintomi di una malattia che spaventa

A 67 anni il divo di Hollywood che ci ha fatto sognare ed emozionare interpretando ruoli indimenticabili ha ufficializzato il ritiro dalla recitazione perché soffre di afasia. “Bruce si sta allontanando dalla carriera che ha significato così tanto per lui” ha scritto sua figlia Rumer Willis in un post firmato anche dagli altri fratelli, dalla moglie dell’attore e dall’ex moglie, Demi Moore.

I sintomi della malattia di Bruce Willis sembra fossero già presenti negli ultimi anni. Dai registi che hanno lavorato con lui e notato la perdita di acutezza mentale, l’incapacità di ricordare i dialoghi in scena, l’uso dell’auricolare per i suggerimenti. Sembra anche che le sue ultime scene d’azione le abbia girate un sostituto.

Bruce Willis non lavorava per più di due giorni, da tempo le riprese erano limitate a quel tempo e per non tantissime ore al giorno. I suoi ultimi film a basso budget erano entrati nella lista dei peggiori film ma appena si è diffusa la notizia i Razzies hanno deciso di revocare il Razzie Award: “Se le condizioni mediche di qualcuno sono un fattore nel loro processo decisionale e/o nelle loro prestazioni, riconosciamo che non è appropriato dargli un Razzie”.

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