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Piacere di conoscerti Laura: se tu non avessi vinto il Festival, noi che cosa avremmo ascoltato?

Laura Pausini si racconta in Piacere di conoscerti: cosa ne sarebbe stato di lei se non avesse vinto il Festival? E cosa ne sarebbe stato di noi?

laura pausini piacere di conoscerti

C’è stato per me un momento dal passaggio dall’infanzia al sentirmi una piccola donna e quel momento è stato segnato dalla musica. Dalla cassetta delle sigle dei cartoni animati di Cristina d’Avena, a quella di Laura Pausini. Il suo primo lavoro, il suo primo successo. Non solo Marco se n’è andato e quella Solitudine che tutte e tutti cantavamo a squarcia gola dopo aver appeso il suo poster sulla parete della cameretta, ma anche Strani amori, Un amico è così. Correva l’anno 1994 e io non sapevo davvero nulla dell’amore, ma sapevo che Laura avrebbe saputo cantare ogni mia emozione, ogni mia sensazione. Ed è stato così anche dopo, negli anni, quando in ogni sua canzone, noi ragazze nate negli anni ’80, trovavamo le risposte. E ritorno da te, a In assenza di te, e Incancellabile, e Vivimi, Tra te e il mare, e Un fatto ovvio…A ogni brano corrisponde una storia, finita bene o male, un dubbio, e un consiglio che Laura sapeva darti con le sue parole. Per questo sapevo che sarebbe finita male, malissimo, la giornata dedicata a Piacere di conoscerti. Non a caso, i primi minuti, sono tutti un fiume di lacrime per i successi di quella Laura, che un po’ noi tutte, sentiamo nostra. Perchè nessuno come lei, ci ha tenuto compagnia. Noi che abbiamo iniziato dal mangianastri, rimandando avanti e dietro quelle canzoni che conoscevamo a memoria ( appuntavamo le parole su un foglio, perchè internet era ancora un miraggio). E poi l’estate al jukebox, e poi il lettore CD, e poi finalmente, l’mp3. E’ preistoria. Oggi storia di una cantante come ce ne sono state poche in Italia. Impossibile quindi non emozionarsi rivedendo quelle immagini e vedendo anche le lacrime di Laura che si esalta per una vittoria importante come quella ai Grammy e non emozionarsi leggendo tutta la delusione del suo papà nei suoi occhi, la notte degli Oscar. Ci teneva più lui che Laura.

E se Laura quel festival non lo avesse vinto, noi cosa avremmo ascoltato?

Piacere di conoscerti sa toccare le corde giuste, soprattutto di chi a Laura deve ore di consolazione. Perchè le sue canzoni sono state culla, sono state conforto, sono state miele. Erano un po’ come le risposte da leggere sul Cioè ma più profonde, perchè Laura sapeva che cosa dirti sempre. E allora se lei si chiede che cosa avrebbe fatto se non avesse vinto Sanremo Giovani, noi dovremmo chiederci che cosa avremmo fatto senza le sue canzoni. Avremmo trovato le risposte in altri brani? Probabile ma nulla sarebbe stato lo stesso senza le sue di canzoni. La vittoria al Festival ha cambiato la vita di Laura, ma Laura ha cambiato le nostre di vite, è un Fatto Ovvio.

Di Laura Pausini, soprattutto negli ultimi anni, si è detto e scritto molto, non sempre cose piacevoli, non sempre complimenti, spesso polemiche. Eppure sono 30 anni che Laura è lì, con i suoi successi del passato, con i successi del presente ( una candidatura all’Oscar diventa un caso di stato se riguarda un film di Sorrentino) banale se invece a rappresentarci è proprio lei. Dovremmo essere forse più grati a una artista che ha girato il mondo raccontando con le sue parole la nostra Italia, un bel biglietto da visita per il nostro paese. Come lei, ce ne sono state davvero poche. E forse lo dovremmo ricordare anche quando ci lamentiamo del fatto che si senta troppo prima donna per un Eurovision, che forse dovrebbe avere un profilo più basso. Lei è una prima donna. Lei è Laura Pausini. E’ stato un piacere conoscerti Laura, è stato speciale.

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