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Gabriel Garko stritolato e imprigionato nel mondo Ares: pensieri suicidi

Ha spiegato a Francesca Fagnani di aver affrontato momenti drammatici Gabriel Garko. E non si è nascosto: si, ha pensato di togliersi la vita

garko intervista belve

Non ama molto parlare di quello che è stato, ma Gabriel Garko non può nascondere che oltre a 20 anni di grande successo, nella sua vita, c’è stato altro. Un mondo finto, un personaggio finto, una narrazione fasulla di tutto quello che faceva fuori dal set. Era il mondo Ares, che pian piano è stato svelato in questi anni, dopo le rivelazioni di Rosalinda Cannavò, ai tempi Adua Del Vesco, nella casa del Grande Fratello VIP. Su quel mondo abbiamo scoperto di come si fingesse per creare hype, di coppie fasulle, di fidanzamenti inesistenti. Giuliana de Sio di recente ha anche raccontato di quella volta in cui le proposero di nascondersi in cantina e fingersi scomparsa a pochi giorni dall’uscita di una fiction di cui era protagonista. E Gabriel Garko per anni ha finto di essere chi non era: un latin lover, un grande amatore, sempre accanto delle donne più belle. “Io pensavo che quello fosse il solo modo di stare in questo mondo. Io non avrei fatto il coming out anche se avessi potuto perchè non ero pronto. A loro però avevo chiesto una cosa, quella di non mostrarmi in compagnia di nessuno” ha spiegato Garko nella sua intervista per Belve a Francesca Fagnani. Oggi l’attore ha la consapevolezza di aver resistito, di non essersi fatto schiacciare ma ha dovuto fare anche tanta analisi per superare tutto quello.

La confessione di Gabriel Garko a Belve

Quando Francesca Fagnani nell’intervista in onda il 14 marzo ha chiesto a Garko se ci fossero stati degli episodi, dei momenti in cui ha davvero sentito di aver toccato il fondo, l’attore ha risposto: “Ci sono stati dei momenti molto duri, molto faticosi. La mia analista era sorpresa che non mi fossi suicidato o drogato. E poi nel dettaglio: “C’è stata una volta in cui ho pensato di farla finita. Ho avuto dei pensieri, perché non mi andava più di andare avanti, ma non avrei mai il coraggio di farlo. Anche nel brutto voglio sempre sapere come va a finire” ha spiegato l’attore che aveva in precedenza detto che il suo più grande difetto è quello di essere un maniaco del controllo, e in questo caso, la situazione, sarebbe sfuggita al suo controllo, per questo non ha forse trovato la forza di farlo.

A proposito di quel mondo e di quel sistema, Garko ha raccontato: “C’era una dose di inconsapevolezza molto forte. È difficile spiegare oggi come si viveva negli anni Novanta, volendo fare questo lavoro, con le regole che esistevano. Se andiamo indietro nel passato ci sono tantissimi miei colleghi molto più famosi di me che hanno fatto cose anche peggiori, non soltanto nel nostro ambiente. penso che o così o pomì, per fare un lavoro bisognava omettere determinate cose”.

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