Achille Costacurta ha tentato il suicidio, i medici non sanno spiegare. Il suo racconto è terribile
Quello di Achille Costacurta è un racconto terribile, il tentato suicidio e tutti gli errori commessi
 
      Nel passato di Achille Costacurta c’è tanto dolore e ci sono tanti errori. Il figlio di Martina Colombari e Billy Costacurta ha raccontato tutto nel podcast di Luca Casadei. Nell’intervista per One More Time Achille Costacurta ha confidato momenti drammatici come il tentato suicidio, dopo l’arresto avvenuto a 16 anni per spaccio. 
Martina Colombari in queste settimane è tra i protagonisti di Ballando con le Stelle, forse con le confessioni di suo figlio si capirà anche in po’ più di lei, della forza che ha dovuto avere. Un racconto forte quello di Achille Costacurta che oggi sta bene e lo dimostra anche tirando tutto fuori. >>> Qui le parole piene di dolore del padre di Achille Costacurta
Achille Costacurta racconta quando ha tentato il suicidio
Era il periodo della quarantena, Achille Costacurta aveva 15 anni, inizia a spacciare, lo dice chiaramente a Luca Casadei: “Era la pandemia, nessuno riusciva a trovare niente e io avevo i miei contatti”. Viene arrestato, i suoi 16 anni li festeggia nel centro penale minorile, deve seguire un percorso terapeutico ma decide di farla finita, sta malissimo, riesce ad entrare in infermeria e lì beve sette boccette di metadone. 
I soccorsi arrivano poco dopo, Achille Costacurta viene salvato ma ancora oggi nessun medico sa spiegare come sia vivo. Oggi sta bene, il figlio di Martina Colombari e Alessandro Costacurta di errori ne ha fatti ma oggi ha voltato pagina. Un lungo percorso di riabilitazione, la comunità e una nuova vita iniziata anche a Mondello, in Sicilia. Niente più droghe e un legame più bello e forte con i suoi genitori ma non si dimentica facilmente.
“Volevo suicidarmi. Nessun medico sa darmi un motivo per cui io sia ancora vivo, perché l’equivalente di sette boccettine di metadone corrispondono a 35/42 grammi di eroina e la gente con un grammo muore”.
A maggio dello scorso anno gli viene diagnosticato l’ADHD: “Lo scopro a maggio dell’anno scorso. Perché andando in questa clinica in Svizzera, dopo aver esagerato con le sostanze in Colombia, loro hanno già capito tutto senza farmi fare test: ‘Tu ti volevi auto-curare con la dr*ga’”.
Una diagnosi che ha fatto chiarezza in lui e che ha aiutato Martina e Alessandro. Di loro Achille dice: “Da quando hanno fatto anche loro un corso genitoriale per la ADHD, il nostro rapporto è cambiato. Prima, in casa, quando litigavamo, io andavo fuori, spaccavo le porte. Da lì non è mai più successo, perché loro sanno come dirmi un no”.
