Attualità Italiana

Costa Concordia, testimone piange: fece tornare i passeggeri nelle cabine

Una testimone, l'assistente del direttore di crociera della Costa Concordia, Jacqueline Elisabeth Abad Quine, ricostruisce i momenti seguiti all'impatto della Costa Concordia e piange. Ai passeggeri venne detto di tornare nelle cabine


Prosegue il processo sulla Costa Concordia, la nave da crociera naufragata presso l’isola del Giglio, ed emergono nuove verità. Una testimone piange e racconta di aver fatto tornare i passeggeri nelle cabine. Si tratta dell’assistente del direttore di crociera della Costa Concordia, Jacqueline Elisabeth Abad Quine, peruviana. Di fronte ai giudici a Grosseto ha raccontato quei terribili momenti in cui la nave stava per naufragare. La testimone dice che le persone volevano salire sulle scialuppe per salvarsi, ma di essere state rimandate nelle cabine.

La donna ha affermato: “Non avevamo un ordine del comando, mi fu ordinato di dire ai passeggeri che la situazione era sotto controllo e che c’era un black out“. Dunque le persone presenti sulla Costa Concordia vennero rimandate nelle cabine. La testimone piange mentre racconta questa verità, mentre ammette di aver messo a rischio la vita di queste persone. Nei video girati dai passeggeri quella terribile notte, Jacqueline Elisabeth Abad Quine era ben visibile. Erano radunati nell’area muster station della Costa Concordia. E così la testimone dice che il suo compito era quello di tranquillizzare i passeggeri e di avviarli all’imbarco. In quei momenti chiamò Francesco Raccomandato, direttore di crociera, che le disse: “l’equipaggio sta spaventando i passeggeri, dì che si deve tornare nelle cabine“. E così la testimone fece il suo annuncio in tre lingue. In seguito Bosio, comandante in seconda, diede l’ordine di abbandono della nave e invitò le persone a stare calme. Furono momenti concitati, con passeggeri che urlavano per imbarcarsi e bambini che si erano persi. La testimone piange al ricordo di quelle scene, e dice che “rivivere tutto è veramente pesante“. Quando si allontanò con la sua lancia vide la nave ribaltarsi e, sapendo che c’erano ancora delle persone a bordo, ebbe paura per loro.

Queste le parole della testimone al processo sulla Costa Concordia. Scenari difficili, di persone in preda alla paura per se stesse e per le persone che viaggiavano con loro.



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