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Caso Meredith, chiesto l’ergastolo per Amanda e Raffaele

La Procura è convinta: Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono gli assassini di Meredith Kercher, la ragazza trovata morta nell’appartamento di Perugia ormai 3 anni fa. Il procuratore generale Giancarlo Costaiola e i pm Manuela Comodi e Giuliano Mignini hanno chiesto per loro l’ergastolo, alla fine dei due giorni di requisitoria nel processo di appello […]


La Procura è convinta: Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono gli assassini di Meredith Kercher, la ragazza trovata morta nell’appartamento di Perugia ormai 3 anni fa. Il procuratore generale Giancarlo Costaiola e i pm Manuela Comodi e Giuliano Mignini hanno chiesto per loro l’ergastolo, alla fine dei due giorni di requisitoria nel processo di appello che si sta svolgendo attualmente a Perugia. I due, all’epoca dei fatti fidanzati, erano già stati condannati in primo grado a 26 e 25 anni di carcere, con l’accusa di aver ucciso Meredith Kercher. I pm hanno chiesto ai giudici della Corte di disporre una nuova perizia, sulla lama di quella che è ritenuta l’arma del delitto: un coltello da cucina. Ma la Procura, dall’altra parte, ha chiesto ai giudici della Corte di Appello il riconoscimento dell’aggravante dei futili motivi: Meredith è stata uccisa per nulla.Dopo queste requisitorie, dei pm, lunedì saranno le parti civili a prendere la parola, mentre per il prossimo martedì è previsto l’avvio delle arringhe della difesa di Amanda Knox. Ancora, mercoledì il processo si fermerà perché l’aula è occupata, ma tra venerdì e sabato ci saranno le repliche e lunedì 3 ottobre la camera di consiglio e la sentenza. Secondo la ricostruzione fatta dal pm il coltello che si pensa essere l’arma del delitto, era impugnato da Amanda Knox. Lo proverebbero le tracce di Dna trovate dalla polizia scientifica sulla lama e vicino all’impugnatura del coltello stesso, attribuite sia alla vittima che alla stessa Amanda. Il pm Manuela Comodi ha detto: “Ma anche a non volere considerare validi questi elementi  le tracce di sangue misto di Amanda e Meredith in bagno, l’impronta del piede insanguinato di Sollecito su un tappetino e quelle di Amanda e Raffaele sul corridoio permettono di affermare la presenza degli imputati nella casa del delitto e quindi la loro responsabilità”. Le orme di cui parla il pm, le impronte dei piedi di Raffaele e Amanda sporchi del sangue della studentessa americana, erano state trovate con il luminol sia nel corridoio che in camera di Amanda e in camera della loro coinquilina Romanelli.

 



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