News e Cronaca

Emanuela Orlandi, la lettera del fratello Pietro al segretario del Papa

La lettera che ha letto ieri sera Pietro Orlandi, nel corso della puntata di Chi l'ha Visto.


Ieri nel corso della puntata di Chi l’ha Visto, andata in onda ieri su Rai Tre, si è tornati a parlare, tra i tanti casi, anche di quello che riguarda la misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi. La sua sparizione, come tutti ricorderete, è avvenuta a Roma nel lontano 1968. All’inizio, quella di Emanuela, sembrava una scomparsa come tante, un allontanamento volontario di una ragazza adolescente. Ma il suo caso, in breve tempo, divenne uno dei gialli più importanti della cronaca nera italiana. Un giallo che ancora oggi, vede coinvolti lo Stato Vaticano, lo Stato Italiano, l’Istituto per le Opere di Religione (IOR), la Banda della Magliana, il Banco Ambrosiano e i servizi segreti di diversi Paesi. Come sappiamo, da sempre, in prima linea sul caso c’è Pietro Orlandi, il fratello della ragazza scomparsa, che ieri, nel corso di Chi l’ha Visto, ha lanciato un appello al segretario del Papa, leggendo una lettera che vi riportiamo qui.

Al Cardinale Tarcisio Bertone
Segretario di Stato di Papa Benedetto XVI
Eminenza,
il rapimento della cittadina vaticana Emanuela Orlandi, avvenuto nel lontano 1983, ha gettato ombre e dubbi sul comportamento del Vaticano, che nel corso di questi tre decenni non ha avuto il coraggio di abbattere quel muro di silenzi e di omertà eretto intorno a questa vicenda. Lo Stato Vaticano ha da sempre rinunciato alla ricerca di una sua innocente cittadina, suscitando lo sdegno di tantissime persone e di tutti quei sacerdoti che ogni giorno si impegnano perchè la vita dei più deboli venga rispettata. E’ l’ora di un segnale forte di cambiamento. Le chiediamo pertanto di adoperarsi affinché venga aperta un’indagine, interna allo Stato Vaticano, sul sequestro di Emanuela Orlandi, con la conseguente istituzione di una Commissione cardinalizia d’inchiesta che si impegni, con onestà e volontà, a far emergere la Verità su questa vergognosa e disumana storia. Che il sacrificio di Emanuela, viva o morta che sia, e il perenne martirio di una famiglia, servano ad un profondo e radicale cambiamento nelle coscienze di chi, ai vertici delle gerarchie ecclesiastiche, sta portando questa Chiesa sempre più lontana dall’insegnamento di Gesù.

Pietro Orlandi

Aggiornamento: Il sito dove poter aderire alla petizione è www.emanuelaorlandi.it

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