Dal Mondo

Spara alla sorellina di sei anni per gioco: la uccide

Ancora una tragedia dagli Stati Uniti: un bambino di tredici anni ha impugnato una pistola in mano per gioco e ha ucciso sua sorella


Non è passata neppure una settimana da quando vi abbiamo raccontato la tragedia del bambino che ha sparato alla sorellina di due anni con un fucile giocattolo uccidendola che già dobbiamo parlare di un’altra tragedia. Siamo sempre in America: questa volta è un bambino di tredici anni a impugnare una pistola in mano e a uccidere la sorellina di soli sei anni mentre stavano giocando a nascondino. Un episodi che apre ancora la polemica su quanto in Usa sia facile avere un’arma in casa ma anche sul fatto che i genitori stiano poco attenti a tenerle lontano dalla portata dei bambini.

Tra le prime testimonianze c’è quella di un vicino che racconta: “Stavano giocando in giardino a nascondino, poi a un tratto ho sentito il rumore di un colpo”. Ha sentito il rumore di un colpo di pistola. Probabilmente il bambino l’ha trovata e ha iniziato a giocarci senza pensare di poter fare del male alla sua sorellina. Purtroppo però è partito un colpo mortale per la piccola che ha perso la vita. Secondo le parole dello sceriffo che ha ricostruito la vicenda, i due bambini erano soli in casa. Questa volta siamo in Florida.

E’ quasi impossibile non fare il paragone con quello che è successo la scorsa settimana; in quel caso prò il bambino aveva sparato con un’arma giocattolo, i genitori non potevano pensare che sarebbe stata pericolosa. Questa volta l’arma lasciata incostudita sembrerebbe essere una pistola, quindi la responsabilità sarebbe ben diversa.



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