Attualità Italiana

Scontro tra motoscafi: è morto Paolo Zantanelli, campione di Formula 2

E' stato portato d'urgenza all'ospedale subito dopo l'incidente. Il campione di Formula 2 non ce l'ha fatta ed è morto


Scontro tra due motoscafi durante la gara di offshore. E’ morto Paolo Zantanelli, campione italiano di «Formula 2», all’età di 48 anni. Zantanelli è morto in seguito a un arresto cardiaco e un forte trauma cranico. E’ stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Raffaele di Milano. Nonostante i soccorsi immediati, il campione non ce l’ha fatta. E’ morto ieri sera durante una gara di motonautica all’Idroscalo di Segrate.

Zantanelli era di Colorno, un paese della provincia di Parma. Zantanelli stava guidando la sua imbarcazione quando si è andato a scontrare con un altro motoscafo. L’incidente è avvenuto durante il Gran Premio «Città di Milano» del Campionato Europeo della Formula 2. Il suo motoscafo, dopo lo scontro, si è capovolto a 180 gradi e il pilota, tra i massimi esperti della categoria, è rimasto sott’acqua. In un primo momento Zantanelli era rimasto privo di sensi. Immediato il soccorso da parte dei sub presenti durante la gara dell’Idroscalo. Il campione di «Formula 2» è stato condotto dai soccorsi con un elisoccorso presso l’ospedale San Raffaele. Ma le sue condizioni erano alquanto pessime: Zantanelli ha subito un forte trauma toracico e un arresto cardiaco. Il campione di «Formula 2» correva in F2 da quando aveva diciassette anni. Nel suo curriculum sportivo vantava di due ori, due argenti ed un bronzo europei. Il pilota lascia la moglie Milena Clerici, anche lei pilota di motonautica fino a pochi anni fa, e un figlio maschio. Zantanelli era considerato in Italia il massimo esperto della categoria: ha collezionato 11 titoli italiani.

Vincenzo Iaconianni, presidente della Federazione Italiana, ha espresso il suo dispiacere per la terribile perdita di Zantanelli: “Una tragedia inspiegabile, perdo un grande amico. La velocità  era molto bassa, tutte le strutture del motoscafo sono integre: non si riesce a capire cosa possa aver determinato traumi così gravi”.



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