Dal Mondo

Strage di Newton: a casa di Adam Lanza, un arsenale di armi

Dal rapporto degli inquirenti, emerge la possibilità per il giovane di avere vicino a sé tantissime armi, tutte comprate dalla madre


A poco più di un anno di distanza dalla terribile strage di Newtown, altri dettagli emergono sul profilo psicologico e sul passato di Adam Lanza, l’autore della carneficina. Il giovane ventenne, affetto dalla sindrome di Asperger, fece irruzione nella Sandy Hook Elementary School e uccise 27 persone, tra cui venti bambini.
Nei giorni scorsi è stato reso noto dalla polizia statunitense il rapporto completo sulla strage (più di seimila pagine, ndr) e ciò che a prima vista colpisce è la possibilità per Adam di avere a che fare con le armi. Gli inquirenti, infatti, hanno trovato un vero e proprio arsenale di armi, tra cui fucili, pistole, spade, pugnali e tantissime munizioni. Gli acquisti erano stati fatti in modo regolare dalla madre del giovane, Nancy, uccisa dal figlio poco prima che uscisse per dirigersi verso la scuola.
Dal report degli investigatori, emergono i problemi psichici di Adam e l’incapacità della madre di gestirlo, mancanza di controllo che ha portato la donna ad assecondare la propensione del ragazzo nei confronti dell’uso di armi.
Già nei mesi scorsi, erano circolate alcune fotografie sugli ambienti vissuti dal giovane: una stanza spoglia, con fogli di plastica neri alle finestre, pochi indumenti e oggetti, tra cui il computer.
Adam aveva pochissimi rapporti con la madre, pur vivendo nella stessa casa; i due spesso comunicavano via internet. Ma anche con il padre, divorziato dalla madre e residente in un’altra città,  il ragazzo non andava d’accordo. In occasione del suo compleanno, il genitore gli aveva scritto un biglietto: “Buon compleanno. Mandami un’email se vuoi andare a fare un’escursione o sparare. Ti voglio bene“.

 



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