Dal Mondo

Scherzo choc sul treno belga: Auschwitz e docce per gli ebrei

Gli altoparlanti di un treno passante per Auschwitz hanno invitato gli ebrei a bordo a scendere e avvicinarsi alle docce: la notizia dello scherzo choc sta facendo il giro del mondo


Sta facendo discutere molto la notizia dello scherzo di cattivo gusto (anzi proprio choc) fatto sul treno belga diretto a Bruxelles. Lo spiacevole incidente si è verificato nei pressi della fermata di Auschwitz. Gli altoparlanti del convoglio partito a Namur hanno infatti annunciato la vicinanza al luogo dello storico campo di concentramento invitando gli ebrei ad avvicinarsi alle docce.

La denuncia è stata divulgata dalla stampa israeliana e ha suscitato molte polemiche. E’ intollerabile una totale mancanza di sensibilità verso quella che è stata la strage umana più grande mai esistita. E secondo alcune testimonianze non sarebbe addirittura la prima volta che si verifica un episodio tanto irrispettoso. Secondo la parlamentare belga Viviane Teitelbaum (Movimento riformatore infatti), in due anni sulle ferrovie belghe scherzi del genere si sono verificati già due volte.
Ovviamente la comunicazione non si deve ai dipendenti delle Ferrovie belghe. Pare che dei giovani si siano impossessati abusivamente degli altoparlanti e abbiano rilasciato il messaggio antisemita. Ma alla Teitelbaum questa spiegazione non basta: è evidente infatti che le autorità del Belgio non contrastino con sufficiente efficacia certi spiacevoli episodi di antisemitismo. Per loro fortuna i giovani non hanno vissuto sulla loro pelle quel tremendo periodo storico ma non averne memoria diretta non significa non dover rispettare il dolore dei superstiti, di chi nei campi di concentramento ha perso la famiglia. E ovviamente questo è un discorso che non deve limitarsi ad Auschwitz o agli ebrei: qualsiasi campo di concentramento va condannato perché alienante dell’umanità e non giustificato da nessuna ideologica politica, razziale o religiosa che sia. Speriamo veramente che certe “bravate” trovino la giusta condanna e punizione. A cosa serve onorare le vittime nei giorni della memoria se poi negli altri 364 giorni dell’anno si dimentica quello che è successo e addirittura ci si scherza su con tanta leggerezza?



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