Shock a Los Angeles: il regista Rob Reiner e la moglie Michele Singer trovati morti in casa
In pochi minuti ha fatto il giro del mondo la notizia della morte di Rob Reiner: il regista sarebbe stato ucciso in casa con sua moglie
Hollywood è stata travolta da una notizia sconvolgente che ha lasciato senza parole il mondo del cinema e dell’intrattenimento. Rob Reiner, celebre regista e attore americano di 78 anni, e la moglie Michele Singer, 68 anni, sono stati trovati morti nella loro villa di Brentwood, uno dei quartieri più esclusivi di Los Angeles, nella notte italiana tra domenica e lunedì.
Secondo le prime informazioni diffuse dalle autorità, entrambi presentavano ferite da arma da taglio. Gli investigatori parlano di un duplice omicidio avvenuto all’interno dell’abitazione, dove non sarebbero stati rilevati segni evidenti di effrazione. Un dettaglio che rende il caso ancora più inquietante e complesso.
Rob Renier e Michele Singer trovati morti in casa
L’allarme è stato lanciato nel primo pomeriggio, intorno alle 15:30 ora locale. Quando la polizia è arrivata nella residenza dei Reiner, purtroppo per la coppia non c’era più nulla da fare. I corpi di un uomo e una donna sono stati rinvenuti all’interno della villa, dando immediatamente il via a un’indagine per omicidio.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita del regista e della moglie, analizzando ogni dettaglio: dagli accessi all’abitazione ai rapporti personali della coppia, fino ai movimenti delle persone a loro più vicine.
Il figlio interrogato, nessun arresto al momento
Nell’ambito delle indagini è stato interrogato il figlio della coppia, Nick Reiner, 32 anni. Si tratta di un passaggio investigativo ritenuto necessario per chiarire la dinamica dei fatti, ma al momento non risultano arresti né accuse formali. Le autorità mantengono il massimo riserbo e invitano alla cautela, sottolineando che l’inchiesta è ancora in una fase preliminare.
L’assenza di segni di effrazione ha portato gli investigatori a ipotizzare che l’autore o gli autori del gesto potessero essere persone conosciute dalle vittime, ma nessuna pista viene esclusa.
Una carriera che ha segnato la storia del cinema
La morte di Rob Reiner rappresenta una perdita enorme per il cinema mondiale. Regista, attore e produttore, Rob Reiner ha firmato alcuni dei film più amati e iconici degli ultimi decenni. Tra i suoi lavori più celebri spiccano “Stand by Me – Ricordo di un’estate”, “Harry ti presento Sally…”, “La storia fantastica”, “Misery non deve morire”, “This Is Spinal Tap” e “Codice d’onore”.
Oltre alla regia, Reiner è stato anche cofondatore della casa di produzione Castle Rock Entertainment, realtà fondamentale per il cinema e la televisione americana, da cui sono nati titoli entrati nella storia come Le ali della libertà e numerose serie di successo.
Prima ancora di imporsi dietro la macchina da presa, Rob Reiner aveva raggiunto la popolarità come attore televisivo, grazie a ruoli diventati cult negli anni Settanta.
Figlio dell’attore e comico Carl Reiner, scomparso alcuni anni fa, Rob Reiner era noto anche per il suo forte impegno politico e civile. Convinto progressista, è stato per decenni una voce critica all’interno di Hollywood, schierandosi apertamente su temi sociali, diritti civili e giustizia, oltre a essere un oppositore dichiarato di Donald Trump.
La sua figura ha sempre diviso, ma anche imposto rispetto per la coerenza e la passione con cui ha difeso le proprie idee.
La notizia della morte violenta di Rob Reiner e di Michele Singer ha generato un’ondata di incredulità e dolore. Colleghi, attori, registi e fan di tutto il mondo stanno ricordando il regista come una mente brillante, capace di spaziare tra generi diversi lasciando sempre un’impronta riconoscibile e profonda. In attesa di ulteriori sviluppi investigativi, resta lo sgomento per una tragedia che ha colpito una delle figure più rappresentative del cinema americano contemporaneo, spezzando improvvisamente una vita dedicata all’arte, alla creatività e all’impegno civile.