Attualità Italiana

Donna crocifissa: Riccardo Viti colpito in carcere

Il maniaco di Firenze Riccardo Viti è stato colpito in carcere da un altro detenuto con un manico della scopa. Ora non esce dalla sua cella


Il maniaco di Firenze Riccardo Viti, arrestato per l’omicidio della donna trovata crocifissa, è stato colpito in carcere da un altro detenuto. O meglio, qualcuno gli ha lanciato un manico della scopa al suo passaggio. Viti si trovava con gli agenti di Polizia, che lo stavano portando presso la sezione di isolamento nel carcere di Sollecciano. A quanto pare il maniaco di Firenze, impaurito da questo episodio, non uscirebbe dalla sua cella nemmeno per lavarsi e mangiare. Il maniaco di Firenze, colpevole di aver seviziato e ucciso la prostituta romena trovata poi crocifissa, non è rimasto ferito a seguito del gesto dell’altro detenuto, che gli ha lanciato il manico della scopa attraverso le sbarre di una cella. Riccardo Viti è rimasto colpito nonostante fosse scortato dagli agenti.

Il manico di scopa ha un valore simbolico, in quanto nella vicenda oggetti del genere venivano utilizzati da Riccardo Viti per seviziare le prostitute di Firenze. A causa di questo modus operandi è morta lo scorso 5 maggio Andreea Cristina Zamfir, trovata crocifissa. A causa del maniaco sono stati trovati vari elementi da lui usati nel corso delle pratiche sadiche, tra cui figurano anche manici di scopa.

Ora Riccardo Viti si trova sotto stretta osservazione, e si trova detenuto in isolamento. Il maniaco di Firenze potrebbe tentare il suicidio, essere nuovamente aggredito o farsi del male. Al momento non parla con nessuno, e non esce dalla sua cella. Probabilmente teme che altri detenuti possano fargli del male, considerando la gravità del reato che lo ha portato in carcere. Proprio in isolamento si trovano coloro che si sono macchiati di reati efferati, come delitti e violenze sessuali.

Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti sulla vicenda.



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