Attualità Italiana

Yara, confessione choc del fratello: qualcuno la osservava, era Bossetti?

Il fratello di Yara, a poche ore dall'arresto del presunto assassino della ragazzina, fa una confessione choc: si sentiva osservata. Bossetti l'aveva presa di mira?


A poche ore dall’arresto del presunto assassino di Yara, Massimo Giuseppe Bossetti, spunta una confessione choc del fratello della ragazzina: qualcuno la osservava. Queste sono le rivelazioni della ginnasta di Brembate, che poco prima del 26 novembre 2010 disse di non essere tranquilla e di sentirsi osservata da qualcuno. E così uno scenario ancor più raccapricciante emerge su quella terribile giornata. Bossetti potrebbe aver puntato Yara diverso tempo prima del rapimento e dell’omicidio tra le altre ragazzine della palestra. A rafforzare un’ipotesi del genere ci sarebbero alcune testimonianze di persone che raccontano di aver visto Bossetti, il presunto assassino di Yara, nei pressi della zona in cui è sparita prima di quel momento. A quanto pare la confessione choc di Yara non preoccupò particolarmente il fratello, in quanto nei giorni a seguire sembrò tornare tutto alla normalità.

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Ma quello che sembrava essere un normale padre di famiglia si era realmente aggirato nella zona precedentemente al delitto della piccola Yara. A confermarlo sono commercianti e residenti del posto. Dunque Bossetti, nel caso in cui fosse accertata la sua colpevolezza, potrebbe aver preso di mira Yara mettendo a punto un atroce piano per rapirla.

Ad aggravare ulteriormente la posizione di Massimo Giuseppe Bossetti, fino a pochi giorni fa Ignoto 1, è il fatto che non abbia saputo fornire un alibi agli investigatori, per quel che concerne i momenti in cui Yara veniva rapita e uccisa brutalmente. Nemmeno la moglie ricorda se il marito fosse in casa con lei e i figli, e se avessero cenato insieme quel 26 novembre del 2010.

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E così dopo anni di indagini minuziose, portate avanti con grande sistematicità, quell’unica traccia di Dna è riuscita a condurre al nome del presunto assassino, che come si evince in queste ore non era un mostro, ma una persona normale, con una vita rispettabile. Ma ad intaccare la sua facciata di padre modello e marito perfetto c’è quella traccia di Dna, che sembra non lasciare spazio ad alcun dubbio. E’ davvero Massimo Giuseppe Bossetti l’assassino di Yara? La confessione choc del fratello e le testimonianze non fanno che avvalorare questa ipotesi.

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