Attualità Italiana

Tunisini da Ventimiglia in Francia: Parigi ferma i treni tra le proteste

La Francia ha deciso nel pomeriggio di bloccare tutti i treni provenienti dall’Italia attraverso la stazione ferroviaria di Ventimiglia. L’obiettivo della strategia francese è evidente: impedire che i tunisini recentemente arrivati in Italia possano attraversare il confine. Del resto è noto che la maggior parte degli immigrati provenienti dalla Tunisia e sbarcati a Lampedusa, per […]


La Francia ha deciso nel pomeriggio di bloccare tutti i treni provenienti dall’Italia attraverso la stazione ferroviaria di Ventimiglia. L’obiettivo della strategia francese è evidente: impedire che i tunisini recentemente arrivati in Italia possano attraversare il confine. Del resto è noto che la maggior parte degli immigrati provenienti dalla Tunisia e sbarcati a Lampedusa, per poi essere trasferiti nei vari centri allestiti su tutto il territorio nazionale, abbiano sempre dichiarato di voler lasciare l’Italia alla volta della Francia.

Se la situazione dal punto di vista della strategia francese è abbastanza evidente, altrettanto non si può dire se si analizza la questione dal punto di vista diplomatico. L’Italia ha infatti rilasciato agli immigrati tunisini i permessi di soggiorno provvisori che permettono la libera circolazione nei paesi dell’Europea. Ieri la Francia sembrava intenzionata a non sollevare obiezioni e a consentire il passaggio dei tunisini. Oggi invece la decisione di chiudere ai treni provenienti dall’Italia.

Immediate le proteste da parte del governo italiano con il ministro delle Esteri Frattini che ha annunciato di aver dato disposizioni all’amabasciatore italiano a Parigi di svolgere un passo diplomatico verso le autoritò francesi e il ministro dell’interno Maroni che ha invece ha parlato di atteggiamento francese duro e ingistificato verso l’Italia.

La manifestazione dei centri sociali e dei tunisini a Ventimiglia

La Francia, dal canto suo, ha dichiarato che la decisioni di chiudere il passo ai treni provenienti dall’Italia è stata decisa a seguito della manifestazione indetta dai centri sociali che, arrivati a bordo del Treno della Dignità proveniente da Genova, avrebbero voluto accompagnare i tunisini a Marsiglia. Dopo aver appresso dello stop deciso dalle autorità francesi, i manifestanti hanno occupato i binari della stazione di Ventimiglia, fino a quando non hanno ricevuto precise garanzia dalla Croce Rossa, in merito all’assistenza agli immigrati tunisini che dovranno trascorrere la notte a Ventimiglia, fino a quando la Francia non toglierà il blocco.

La situazione che si è venuta a creare oggi è un ulteriore colpo a quei principi fondativi dell’Unione Europea di cui spesso si sente parlare da qualche cattedra e che, in questa grave situazione, innescata dalla crisi libica, hanno dimostrato tutti i loro limiti. L’Italia quindi è sempre più sola nella gestione di questa situazione e i rapporti con Francia non sono mai stati tanto tesi come in questi ultimi mesi sul piano energtetico, su quello economico, su quello geopolitico e ora anche sul piano dell’atteggiamento da tenere dinanzi a questa ondata migratoria.

Enzo Lecci



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