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Chi ha ucciso Antonella Lettieri? Le ultime notizie dal Ris potrebbero rivelare l’identità dell’assassino

Chi ha ucciso Antonella Lettieri? Le ultime notizie dal Ris potrebbero rivelare l'identità dell'assassino . Ecco le ultime news dalla Calabria


E’ un casi che sta facendo molto discutere quello dell’omicidio di Antonella Lettieri una commessa quarantenne di Cirò Marina. La donna è stata ritrovata nella sua abitazione, il 9 marzo 2017, in una pozza di sangue. E’ stata uccisa proprio all’ingresso di casa sua, aveva ancora il cappotto addosso. Chi l’ha uccisa e perchè? L’intera comunità di Cirò Marina è sotto choc, la paura è che tra gli abitanti di questa piccola cittadina in provincia di Crotone, possa esserci un mostro. Solo una persona senza pietà infatti, ha potuto commettere l’atroce omicidio che, come raccontano i Carabinieri, è stato più che efferato. La sorella di Antonella, tornata in Calabria dalla Liguria per stare accanto ai suoi famigliari e per dire addio alla donna, parla di un mostro e chiede che giustizia sia fatta. Le indagini stanno andando avanti e molto importanti, potranno essere, i risultati del Ris di Messina su alcuni reperti raccolti in casa. Molto si potrà scoprire anche con gli esiti dell’autopsia sul cadavere di Antonella. Intanto nel registro degli indagati per l’omicidio di Antonella Lettieri, ci sono tre persone: i due vicini di casa che vedevano spesso la donna e il suo “fidanzato”. L’uomo però va detto, ha un alibi, ha raccontato alle forze dell’ordine i dettagli su quella sera e anche sul suo rapporto con Antonella e ha anche voluto incontrare la famiglia della donna. I due vicini di casa invece, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. 

OMICIDIO ANTONELLA LETTIERI: LE ULTIME NOTIZIE DALLA CALABRIA

Chi ha ucciso Antonella lo ha fatto con ferocia, il cranio della donna è stato sfondato, forse potrebbero essere due le mani che hanno barbaramente colpito la donna. 

Le parole di Salvatore Gagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Crotone nella puntata di Chi l’ha visto in onda il 15 marzo 2017:  “Un’aggressione che ha impressionato gli stessi militari che sono intervenuti e le assicuro che di scene del genere ne vediamo, però questa è stata particolarmente cruenta. Gli accertamenti del laboratorio saranno importanti per quello che è stato repertato sulla scena del crimine e soprattutto per quanto riguarda le tracce trovate sul cadavere della vittima. Io parlo di un omicidio efferatissimo. L’aggressore si è accanito sul corpo della vittima con una violenza furibonda, così come furibonda è stata anche la difesa della donna, che si è battuta fino all’ultimo”.

Chi è il fidanzato di Antonella oggi tra gli indagati? A parlare, ai microfoni dei giornalisti de La vita in diretta, è un amico del fidanzato di Antonella. Il signor Mario spiega che i due stavano insieme da anni ma che la loro relazione era molto particolare. L’uomo non è mai entrato in casa di Antonella, non è stato presentato ai parenti come suo fidanzato anche se le sue intenzioni erano le più serie. “Pensava solo ad Antonella, le faceva tanti regali, lui si sentiva più che impegnato e rispettava il pensiero di lei. In un paese piccolo come il nostro si parla molto e Antonella non voleva che la gente parlasse di lei. Per questo lui andava a trovarla al negozio, stava qualche minuto e poi tornava a casa. La sera alle 19 rientrava nella sua abitazione perchè non vedeva l’ora di poter chiamare Antonella.” Il rapporto tra questo signore e la donna uccisa, è molto “epistolare” se così possiamo definirlo. Tante chiamate, tanti messaggi ma pochi incontri nella vita reale. 

I vicini di casa si avvalgono della facoltà di non rispondere- Sempre ai microfoni dei giornalisti de La vita in diretta ( nella puntata in onda il 15 marzo 2017) parla l’avvocato delle due persone indagate, marito e moglie, che avevano un legame molto stretto con Antonella Lettieri. “Non stavano tutte le sere insieme, se capitava si vedevano ma il loro non era un appuntamento fisso. Per quanto riguarda la loro decisione, devo dire che sono stato io a consigliare di non parlare. E’ un loro diritto. Sono stati moltissime ore in caserma, senza mangiare, erano sconvolti, ho preferito scegliere questa linea.” 



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