Attualità Italiana

Calabria, esplode un auto a Limbadi, morto un 42enne: si pensa ad un gesto mafioso

In Calabria esplode un auto a Limbadi a causa di una bomba: muore un 42enne, mentre il padre risulta gravemente ferito. Le indagini fanno pensare ad un gesto mafioso

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Calabria, bomba in un auto, morto un 42enne, mentre il padre è rimasto ferito. Le ultime notizie rivelano che la vittima si era candidata alle elezioni comunali di Limbadi. Inizialmente si era pensato all’esplosione di una bombola gpl. Ma poi, attraverso le indagini, è emerso qualcosa di più grave. Nel Vibonese lo scoppio dell’auto è stato causato da un ordigno. Matteo Vinci è morto sul colpo, mentre suo padre è rimasto ferito gravemente. Attualmente è ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale di Vibo Valentia.

CALABRIA, SCOPPIA UN AUTO A LIMBADI, MUORE UN 42ENNE: LE INDAGINI FANNO PENSARE AD UN GESTO MAFIOSO

Calabria, a Limbadi scoppia un auto. Un uomo di 42 anni è morto, mentre il padre è rimasto gravemente ferito. La vittima, Matteo Vinci, si era candidata alle elezioni comunali di Limbadi. L’auto su cui i due stavano viaggiata è stata sventrata a causa dell’esplosione. Alcune persone hanno tentato subito di aiutare i due, ma purtroppo per il 42enne non c’è stato nulla da fare. La sua morte è stata istantanea visto che lo scoppio aveva leso gli organi vitali. Invece, Francesco Vinci ha accusato delle lesioni in diverse parti del corpo. I soccorsi hanno trasportato il ferito nell’ospedale di Vibo Valentia. Le sue condizioni sono molto gravi e la prognosi è riservata. Si tratta di un attentato e non un qualcosa di accidentale. Quanto è accaduto porta a pensare alla responsabilità della ‘ndrangheta, vista la tecnica criminale. Lo scoppio è avvenuto quando l’auto stava percorrendo una strada in un’area abbastanza isolata, ovvero in località Cervolaro.

A portare avanti il coordinamento delle indagini ci pensano il pm della Procura della Repubblica di Vibo Valentia e il magristrato della Procura antimafia di Catanzaro. Gli artificieri hanno svolto gli accertamenti tecnici per comprendere le cause dell’esplosione. L’ordigno è stato inserito sotto la vettura e lo scoppio pare sia stato azionato attraverso un radiocomando. I due sembra non fossero legati agli ambienti mafiosi. Ricordiamo che il centro di Limbadi è caratterizzato da un’alta densità mafiosa della provincia di Vibo Valentia e dell’intera regione Calabria. Il prefetto, Guido Longo, ha convocato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per comprendere cosa sia accaduto. Ora è importante capire chi dei due fosse il vero obbiettivo. Francesco Vinci, in passato, era già stato vittima di un agguato. Matteo si era candidato alle ultime elezioni comunali con la lista “Limbadi libera e democratica”. Dunque, sono diversi i punti protagonisti dell’indagini dell’auto esplosa a Limbadi in Calabria.



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