Attualità Italiana

Delitto di Modena, tutto sul cuoco killer Raffaele Esposito: ha agito senza pietà (VIDEO)

Le indagini sul delitto della prostituta Nina' fanno emergere la personalità del killer Raffaele Esposito: si tratta di un maniaco sessuale, tossicodipendente e ludopatico

raffaele esposito


Chi è Raffaele Esposito, il cuoco killer accusato del delitto di Modena? A quanto pare si tratta di un maniaco seriale, un assassino che ha agito a sangue freddo e che poteva essere pericoloso per altre donne. L’uomo, 34 anni, è nato a Napoli e vive a Savignano sul Panaro. E’ stato arrestato con l’accusa di violenza contro le donne. Si tratta di un ludopatico e tossicodipendente, un uomo che odia le donne. E’ anche papà di una bimba piccola. I carabinieri e la procura ritengono Raffaele Esposito responsabile di una violenza sessuale, un omicidio e di un tentato sequestro di persona. Tutto ciò sarebbe accaduto in pochi giorni, dal 24 agosto al 2 settembre.

RAFFAELE ESPOSITO, IL CUOCO KILLER MANIACO, TOSSICODIPENDENTE E LUDOPATICO: ODIAVA LE DONNE

Il delitto di Modena, il cui responsabile è stato individuato proprio in Raffaele Esposito, vede come protagonista Neata Vasilica Nicoleta, detta Nina’, una prostituta romena di 31 anni. Il suo corpo carbonizzato è stato ritrovato a San Donnino in campagna, dopo la segnalazione di un ciclista. A stupire gli stessi inquirenti sono le modalità del delitto e le cause: il cuoco killer ha ucciso con sadismo e per futili motivi.

Le indagini hanno fatto emergere il ritratto di una persona violenta, priva di controllo sui propri impulsi. Il delitto di Modena è solamente il culmine di questo atteggiamento.

Ma cosa è accaduto dal 24 agosto al 2 settembre? In quel giorno di agosto in cui è iniziato tutto, il mostro Raffaele Esposito è stato artefice di una violenza sessuale avvenuta ai danni di una donna che lui conosceva bene. Dopo aver fatto più volte degli apprezzamenti su di lei, una mattina il cuoco l’ha attesa fuori casa e l’ha presa di spalle. L’ha bendata e imbavagliata utilizzando dei vestiti da bambino che aveva in macchina. Dopo averla violentata, non contento, il cuoco killer ha gettato dell’acqua sul corpo della donna e ha acceso un fiammifero, facendo finta di darle fuoco e spaventandola ulteriormente.

Purtroppo ad una donna ha dato fuoco realmente. I fatti risalgono alla notte tra il 29 e il 30 agosto 2018. Il cuoco killer Raffaele Esposito incontra per la prima volta Nina’, una prostituta di 31 anni. Le chiede di fare uno squillo al suo cellulare perché non riusciva a trovarlo. L’ha dunque uccisa e il suo cadavere carbonizzato è stato lasciato in campagna. E’ stato possibile risalire alla vittima per un chiodo endomidollare impiantato a sole due persone in Italia. Dopo il delitto, come se nulla fosse, Raffaele Esposito ha passato la mattinata in un bar giocando ai videopoker.

Purtroppo la scia di violenza non finisce qui. Il 2 settembre 2018 il maniaco tenta di sequestrare una ragazza di 18 anni che camminava per strada, fingendosi un carabiniere. Questa volta è stato però immortalato dalle telecamere di un’abitazione. Nel video viene mostrata la vittima mentre cerca di liberarsi. Finisce così in carcere dove poi viene individuato come il cuoco killer di Nina’ e come colui che ha violentato un’altra donna.

Nel corso delle indagini sono emersi diversi passi falsi di Raffaele Esposito. Oltre allo squillo sul cellulare chiesto alla prostituta poi uccisa, nel corso del delitto per bruciarne il corpo ha utilizzato il libro della figlia della sua compagna. Sono state trovate alcune pagine sulla scena del crimine. Inoltre il cuoco killer e maniaco sessuale aveva un sistema gps attivo sull’auto, di cui probabilmente non era a conoscenza. L’auto, una Y bianca, è infatti della figlia della sua compagna.

Il killer, detenuto presso il carcere Sant’Anna a seguito di una doppia ordinanza di custodia cautelare per omicidio e violenza sessuale, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Precedentemente Esposito aveva confessato i fatti. Ha ammesso però di aver solo bruciato il corpo della prostituta che sarebbe stata uccisa in precedenza da due persone di colore.



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