Attualità Italiana

Cardito, sorellina del bimbo ucciso migliora: ricostruito il volto chirurgicamente

Migliorano le condizioni della sorellina del bimbo ucciso a Cardito dal Patrigno. E' stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico

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La sorellina del bimbo ucciso a Cardito migliora e su di lei è stato effettuato un intervento chirurgico per la ricostruzione del volto. La piccola, di 8 anni, è stata massacrata di botte insieme al fratellino di soli 7 anni, brutalmente ucciso dopo essere stato picchiato dal patrigno Tony Essoubti Badre. L’uomo, un 24enne, era il compagno della madre dei bambini, e con lei ha avuto un’altra figlia di 4 anni. La piccola, presente in casa al momento della tragedia, è fortunatamente rimasta illesa.

TRAGEDIA DI CARDITO, OPERATA LA SORELLINA DEL BIMBO UCCISO: MIGLIORANO LE SUE CONDIZIONI DI SALUTE

La sorellina del bimbo ucciso, massacrato di botte a mani nude e con una scopa, sta migliorando. E’ riuscita a sopravvivere alla furia del compagno della madre, che senza pietà si è accanito su di lei e sul fratellino di 7 anni. Mentre lei è riuscita a salvarsi, il piccolo è invece morto. La bambina è ricoverata presso l’ospedale Santobono di Napoli. Le sue condizioni di salute stanno migliorando e ormai è fuori pericolo.

Ieri, 28 gennaio, la piccola di 8 anni è stata sottoposta ad un intervento chirurgico per la ricostruzione estetica del volto. L’operazione si è resa necessaria a causa di una ferita lacero contusa al padiglione oculare che le rendeva impossibile aprire un occhio.

Dure sono state le parole del primario del Pronto Soccorso di Santobono, che a seguito dei soccorsi prestati alla bambina ha definito le ferite inferte dal compagno della madre “raccapriccianti“.

IL PATRIGNO HA COLPITO I BAMBINI CON CRUDELTA’: L’IRA CAUSATA DALLA ROTTURA DELLA SPONDA DEL LETTO

A colpire è la crudeltà con la quale il 24enne si è accanito sui figli della compagna. Ora è in stato d’arresto per il delitto di Cardito e le accuse sono di omicidio volontario aggravato e di tentato omicidio volontario aggravato. Ha confessato tutto di fronte ai poliziotti del commissariato di Afragola e a quelli della Squadra Mobile di Napoli. Ora si trova presso il carcere di Poggioreale.

L’uomo ha dichiarato di aver ucciso il bimbo di 7 anni perché aveva rotto la sponda del letto. Questo episodio sarebbe bastato a mettere in moto la sua ira portandolo a colpire i bambini ripetutamente. Nega però l’utilizzo della scopa, come è stato invece raccontato dalla bambina una volta superato lo choc iniziale.

Si tratta di un delitto atroce che ha scosso Cardito e tutta l’Italia. Non ci resta che attendere ulteriori dettagli sulla vicenda e sulle condizioni di salute della bambina.



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