Attualità Italiana

Maria Paola Gaglione uccisa dal fratello perchè il suo compagno è un trans

Maria Paola Gaglione uccisa dal fratello perchè il suo compagno è un trans. I fatti e le ultime notizie

Aveva solo 20 anni Maria Paola Gaglione e tutta una vita davanti per amare ed essere amata. Ma una persona a lei vicina, suo fratello, ha deciso che Maria non doveva amare il suo compagno, un trans. Ed è per questo che voleva darle una lezione. Ma il suo gesto insensato ha provocato una conseguenza per la quale non ci sono rimedi: Maria Paola è morta. Il suo ultimo passo su questa terra è stato in via degli Etruschi ad Acerra. La ragazza è morta cadendo rovinosamente dal motorino mentre percorreva la strada provinciale Cancello-Caivano. In un primo momento si era pensato a un drammatico incidente ma nel corso delle ore le indagini hanno portato alla scoperta di un’altra drammatica verità. Maria Paola è stata uccisa da suo fratello perchè non gravida la sua relazione omosessuale. Le indagini sono condotte dalla pm Patrizia Mucciaccito coordinata dal procuratore Laura Triassi. Il giovane fratello della vittima avrebbe detto che non era sua intenzione uccidere Maria Paola, voleva solo darle una lezione.

MARIA PAOLA UCCISA DAL FRATELLO: NON ACCETTAVA LA RELAZIONE CON UN TRANS

Su disposizione della Procura di Nola, il fratello maggiore di Maria Paola, Michele, è agli arresti con l’accusa di omicidio preterintenzionale. E’ stato lui stesso, in un secondo momento, a spiegare quello che è successo dopo esser stato accusato di quanto accaduto. Michele ha inseguito e speronato lo scooter della sorella provocandone la caduta rivelatasi fatale, la ragazza era in motorino proprio con il suo compagno.

Adesso il giovane compagno della ragazza è in in ospedale, ferito ma non in gravi condizioni. La sua colpa? Quella di essere un ragazzo trans, nato di sesso femminile che però vive la sua vita da uomo. E Maria Paola se ne era innamorata, la sua famiglia però a quanto pare non lo accettava.

I due ragazzi invece credevano tantissimo in questa relazione tanto che avevano deciso di convivere, trasferendosi da Caivano ad Acerra. La famiglia di Maria Paola, secondo quanto hanno appreso le forze dell’ordine, non approvava in nessun modo questa relazione.

Nella ricostruzione degli investigatori (indagano i carabinieri di Castello di Cisterna) Michele, in sella al suo ciclomotore, avrebbe inseguito la sorella e il compagno per diversi chilometri, colpendo il motorino fino a provocarne la caduta che ha causato la morte della ventenne.

Dai social arriva tutta la rabbia della madre del giovane fidanzato di Maria Paola che lascia intendere che la coppia fosse stata già minacciata in passato dalla famiglia.

Daniela Lourdes Falanga, presidente di Antinoo Arci Gay Napoli, dice la sua in merito ai fatti accaduti: “Non si può negare una vita per la felicità di due persone. Se la rabbia e il dolore di questa madre confermeranno i fatti, non si potranno abbassare sipari di omertà. Troppo spesso i compagni e le compagne delle persone trans diventano prede della transfobia, subendo offese e umiliazioni”.

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