Attualità Italiana

Rosina Carsetti, il racconto al centro antiviolenza: maltrattamenti, botte. Voleva divorziare

Il racconto di Rosina Carsetti al centro antiviolenza, un vero dramma: maltrattamenti e botte, lei pensava al divorzio

Quando i familiari di Rosina Carsetti erano chiamati a rispondere alle domande sui maltrattamenti subiti dalla donna, smentivano tutto. La figlia della donna, oggi in carcere con l’accusa di essere l’assassina, insieme a nipote di Rosina, diceva che sua madre era una “lamentosa”. Ma non solo, aveva detto che non esisteva nessuna denuncia, che erano state altre persone a dire che sua madre era stata nel centro antiviolenza. Minimizzavano, smentivano, chiedevano anche ai vicini di non parlare con i giornalisti. E invece Rosina al centro antiviolenza ci era andata e aveva raccontato per filo e per segno quello che succedeva in casa sua. Non solo, aveva anche preso un appuntamento, per mettere nero su bianco tutto, perchè avrebbe voluto dire basta ai soprusi, e se fosse stato necessario, anche divorziare da suo marito.

Le tempistiche però sono state rallentate dalle vacanze di Natale. Causa lokcdown nazionale e giorni di festa, Rosina aveva fissato un appuntamento per il 29 dicembre. Ma non si è potuta presentare. Anche i suoi assassini hanno accelerato il piano d’azione, forse rendendosi conto che bisognava agire prima, ucciderla prima che potesse fare la mossa che li avrebbe incastrati per sempre. Le parole di Rosina però, ci sono. E se in una prima fase delle indagini non era trapelato nulla, oggi ben sappiamo quello che la donna ha detto alla persona che l’ha ascoltata.

Le parole di Rosina: maltrattamenti e dispetti, voleva divorziare

Nella puntata di Pomeriggio 5 in onda oggi, abbiamo ascoltato tutta la prima richiesta di aiuto fatta da Rosina Carsetti. Del resto che avesse paura di morire, lo aveva detto anche una vicina di casa. Nonna Rosina aveva anche pensato di scrivere una lettera per raccontare il dramma che stava vivendo, ma non ha fatto in tempo.

Nonna Rosina racconta delle vessazioni subite, spiega che ha anche un giardino e che sua figlia ha chiamato un giardiniere per fargli togliere tutto quello che aveva. In quella occasione è successo anche un fatto che Rosina racconta così: “Mi sono arrabbiata e nella discussione mia figlia mi ha schiaffeggiata, spinta e picchiata facendomi cadere. Mi sono venuti lividi sul braccio e al fianco. Mio nipote Enea vedendo che sua madre stava discutendo con me mi aveva buttato a terra e si è avvicinato come se volesse continuare ad aggredirmi, mi si è avventato addosso alzando il braccio a pugno chiuso, per colpirmi, almeno mimando il gesto. Mia figlia è intervenuta per fermarlo. Sono molto spaventata da mio nipote, in questa occasione mia figlia mi ha minacciata dicendomi: se succede qualcosa a mio figlio io ti ammazzo.

Nel suo racconto la donna parla anche di quando le è stata tolta la macchina , di come siano stati fatti firmare dei documenti anche se lei non era d’accordo. E aggiunge che stava pensando anche al divorzio perchè non voleva più avere nulla a che fare con le persone che continuavano a maltrattarla.

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