Attualità Italiana

I genitori di Michele Merlo: “Troppe ombre sulla sua morte, cerchiamo la verità”

I genitori di Michele Merlo vogliono giustizia e chiedono la verità: che cosa è successo davvero al ragazzo, si sarebbe potuto salvare?

In una lunga intervista per il Corriere del Veneto, i genitori di Michele Merlo raccontano come era la vita del giovane cantante che aveva partecipato ad Amici e a X-Factor e che sognava di vivere con la sua musica. Era indipendente, aveva sempre tanta voglia di fare, ma negli ultimi giorni non stava bene. Lo racconta il papà di Michele, mentre la sua mamma ascolta le parole dell’uomo. Nella prima intervista rilasciata poche ore dopo la morte di Mike, il papà del giovane ricostruisce passo passo quello che è successo negli ultimi giorni. E di una cosa è certo: ci sono troppe cose che non tornano, ci sono cose su cui andrà fatta chiarezza perchè serve sapere che cosa è davvero successo a Michele.

Il punto di vista dei genitori di Michele è comprensibile. Vogliono capire se Michele si sarebbe potuto salvare se mercoledì qualcuno avesse capito la gravità della situazione. Si sono perse ore preziose che hanno poi portato all’emorragia cerebrale causata dalla leucemia?

La morte di Michele Merlo: i genitori del cantante vogliono la verità

Le parole del papà di Michele Merlo al Corriere del Veneto:

Ci sono molte ombre in ciò che è accaduto a mio figlio. Lui si è presentato in ospedale, stava male ma l’hanno rimbalzato. Si è presentato da solo perché il mal di gola persisteva, il sangue gli usciva dal naso, aveva mal di testa. Gli hanno risposto che non poteva intasare il pronto soccorso, e l’hanno mandato via prescrivendogli un antibiotico…

Lo aveva raccontato anche prima che Michele si spegnesse il suo papà; aveva detto che Michele fino all’ultimo aveva cercato di rassicurarli dopo esser tornato dall’ospedale. Si era forse fidato delle parole di chi lo aveva visitato. Ma invece Michele non aveva solo delle banali placche alla gola. C’era molto di più.

Il papà di Michele conclude:

Ora voglio sia fatta chiarezza e l’abbiamo già chiesto agli investigatori: il suo corpo è qui, a disposizione della magistratura che spero faccia tutto ciò che occorre per capire cos’è accaduto e se ci sono eventuali responsabilità. Michele era il nostro unico figlio, io e mia moglie abbiamo bisogno di sapere se tutto questo dolore si poteva evitare

Qui l’ultimo addio della fidanzata di Michele con una dedica social

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