Attualità Italiana

L’ex compagna di Paolo Calissano: “Non si è suicidato”

Mentre si indaga per omicidio colposo l'ex compagna di Paolo Calissano si dice convinta che l'attore non si sia tolto la vita

paolo calissano

Gli è sempre rimasta vicino anche se la loro relazione era finita. Fabiola voleva molto bene a Paolo Calissano ed è stata lei, a rendersi conto che c’era qualcosa di strano visto che l’attore non rispondeva alle chiamate e ai messaggi. E’ stata lei a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine che purtroppo non hanno potuto fare molto per l’attore, morto in casa da giorni. Oggi Fabiola, nella sua prima intervista concessa per Il Messaggero, spiega che Paolo non si sarebbe mai tolto la vita e non crede che si sia trattato di un suicidio.

Paolo non si è suicidato“. Questa è la posizione dell’ex compagna di Paolo che cerca di raccontare anche come era oggi la vita dell’attore e il motivo per il quale non c’era questa volontà. “Non era da lui – spiega -. Credo che non abbia retto a tutti i farmaci che prendeva per via della sua depressione. Aspettava un’altra chance”. E aggiunge: “Il mondo dello spettacolo gli aveva voltato le spalle, ma lui voleva un’occasione di riscatto che nessuno gli ha concesso”

L’ex compagna di Paolo Calissano allontana l’ipotesi del suicidio

Secondo quello che sappiamo fino a questo momento, dopo la richiesta di aiuto, Fabiola è entrata in casa di Paolo Calissano e ha visto che attorno al corpo senza vita c’erano i farmaci che prendeva per curare la depressione. Il telefonino era su un divano: l’ultimo accesso su WhatsApp era della sera prima, alle 20:18.

La donna ha raccontato: “La serratura non aveva le mandate inserite”. Ma Fabiola non crede che qualcuno fosse con lui quando è morto (la Procura indaga per morte in conseguenza di altro reato). “In quella casa entravamo solo io e il domestico, ma lo verificheranno le indagini. Lui ormai non usciva quasi più, si era lasciato andare e forze era tornato a prendersi le benzodiazepine in dosi massicce per dormire”.

Fabiola ha anche spiegato che purtroppo le feste di Natale hanno in qualche modo amplificato la sofferenza di una persona molto depressa e sola. Ma non crede che ci sia l’ipotesi della droga in questa storia. Ha la sua tesi: “Io penso che abbia fatto qualche pasticcio con i medicinali, un bombardamento di psicofarmaci, ma non per togliersi la vita“.

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