Attualità Italiana

Vaccino obbligatorio per gli over 50: cosa cambia dal 15 febbraio

Nuovo decreto per l'obbligo vaccinale in Italia per gli over 50: cosa cambia nelle prossime settimane

Green pass differenziato per i no vax: le nuove regole per chi non ha fatto il vaccino

Obbligo vaccinale in Italia per gli over 50: il Governo dice si. Una lunga giornata fatta di minacce, di scontri, di richieste, quella di ieri. Poi il consiglio dei Ministri e le decisioni che sono ufficiali e che a breve saranno pubblicate in Gazzetta Ufficiale. Ma intanto le prime anticipazioni su quello che accadrà ci permettono di capire come cambieranno nei prossimi giorni le cose per tutti gli over 50 che al momento non sono ancora vaccinati ( in Italia ci sono almeno 3 milioni di over 50 che non hanno neppure una dose di vaccino).

Ad accelerare verso l’obbligo vaccinale, servirà proprio il nuovo decreto legge con la nuova stretta per frenare l’ennesima ondata del virus (oggi nuovo record con 190 mila casi). Il decreto è stato approvato dal consiglio dei ministri all’unanimità nella giornata di ieri. Ma vediamo nel dettaglio, quello che succederà a chi ancora non ha fatto il vaccino ( o a un green pass da guarigione covid scaduto o che scadrà nel breve periodo).

Queste decisioni sono state prese per ridurre le ospedalizzazioni”, ha specificato al termine della riunione il ministro della Salute Roberto Speranza che ha anche sottolineato come “due terzi dei ricoverati non hanno il vaccino”

Obbligo vaccinale per gli over 50: che cosa cambia dalle prossime settimane

Appena il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, scatterà l’obbligo del vaccino fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data, con l’esenzione solo per chi ha un certificato medico. Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi. 

A lavoro solo con il super green pass dal 15 febbraio

Ma per i 50enni scatta anche un altro intervento: dal 15 febbraio si potrà andare al lavoro solo con il Super green pass. Una misura che vale sia per il settore privato sia pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo. Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro e chi non ha il Super pass sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione, “con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari”, ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque “altro compenso o emolumento comunque denominato”.

Le sanzioni per chi non avrà il super green pass

Per chi, tenacemente si rifiuterà di fare il vaccino è prevista una sanzione amministrativa che dovrebbe essere di 100 euro. Resta invece, la sanzione prevista per gli over 50 che si presenteranno al lavoro senza Super Green pass e che andrà da 600 euro a 1500 euro.

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