Attualità Italiana

La storia di Carlo La Duca: le intercettazioni shock di ex moglie e amante. I due si preparavano per un altro omicidio?

Lascia senza parole la storia di Carlo la Duca che sarebbe stato ucciso dalla sua ex moglie e dal suo amante. I due progettavano anche di uccidere la compagna di Pietro?

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E’ una storia che sta destando davvero moltissimo scalpore, quella che arriva dalla Sicilia e racconta la vicenda di Carlo La Duca. Tre anni dopo la sua scomparsa, la svolta: l’arresto della sua ex moglie e del migliore amico di Carlo, l’amante. Una vicenda che oggi, arriva feroce e potente alla ribalta, grazie alle tante intercettazioni raccolte in questi anni, intercettazioni rese pubbliche che servirebbero a chiarire il quadro della situazione. Due amanti spietati e diabolici, pronti a fare qualsiasi cura pur di sbarazzarsi di Carlo, scomparso senza lasciare traccia. Tre anni dopo, del La Duca non ci sono tracce. E dalla trasmissione Chi l’ha vista, la stessa in cui la ex moglie di Carlo continuava a lanciare appelli ogni anno, affinchè tornasse a casa, questa volta è la madre dell’uomo che parla e chiede pietà, chiede di poter riavere un cadavere sul quale piangere tutto il suo dolore.

Perchè Carlo è stato ucciso? Lui e sua moglie si erano separati, avevano iniziato un nuovo cammino, lui aveva anche un’altra donna e non era interessato alla vita sentimentale della sua ex. Perchè arrivare a tanto? Hanno provato a capirlo in tre anni di lavoro le forze dell’ordine, per dare risposte certe alla famiglia dello scomparso che non ha nessun dubbio: è stato ucciso, non è in giro per l’Italia o per il mondo.

“Dall’attività investigativa coordinate dalla Procura, con intercettazioni, analisi dei tabulati e delle immagini di videosorveglianza, acquisizioni informatiche e documentali è emerso, in via gravemente indiziaria che i due arrestati, tra di loro legati da una relazione sentimentale di natura clandestina, dopo avere pianificato l’omicidio hanno attirato la vittima a Palermo nel terreno di proprietà di Ferrara” si legge sull’ordinanza che ha portato all’arresto dei due.

La storia di Carlo La Duca: svolta dopo l’arresto di ex moglie e amico

Luana Cammalleri e Pietro Ferrara, pochi giorni dopo la scomparsa di Carlo, e non solo, erano andati entrambi in tv. Nella trasmissione Chi l’ha visto, come ha ricordato anche Federica Sciarelli nella puntata del 23 marzo, entrambi si mostravano provati. La giornalista del programma di rai 3, che aveva intervistato Pietro, in lacrime, un uomo che parlava di Carlo come del fratello che non aveva mai avuto, oggi stenta a credere che tutta quella sia stata una recita. “Non avevo motivo per non credergli” ha spiegato la giornalista. E invece Luana e Pietro, prima di essere intervistati, come dimostrano le intercettazioni, si erano anche messi d’accordo su cosa dire, come dirlo, sulle lacrime da versare.

Di Carlo in tv, sia Lucana che Pietro dicevano cosa che potevano lasciar pensare che se ne fosse andato o che qualcuno lo avesse ucciso. Parlavano di vizi, di debiti, di problemi economici ma in realtà non c’era nulla di tutto questo. E’ bene ricordare che mentre Luana e Pietro sono in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere ( Carlo sarebbe stato ucciso il 31 gennaio del 2019), i legali dei due fanno sapere che i loro assistiti si proclamano innocenti.

Chi ha ucciso Carlo?

Le forze dell’ordine al momento non si sbilanciano ma sembrerebbe possibile e plausibile che il La Duca sia stato ammazzato dal suo migliore amico, poco fuori Palermo. L’uomo tra l’altro, è l’ultimo ad aver visto Carlo, circostanza che ha sempre confermato, dicendo di averlo incontrato intorno alle 9. Nega chiaramente, di avergli fatto del male. Secondo chi indaga, Carlo sarebbe stato attirato in una trappola i due lo avrebbero ucciso e poi avrebbero portato la sua auto a 12 chilometri di dal punto in cui si sarebbe consumato il delitto per depistare gli investigatori.

L’ipotesi di fare del male anche alla compagna di Pietro

Sono decine e decine le intercettazioni che dimostrerebbero non solo, come i due amanti avessero organizzato l’omicidio di Carlo, ma anche la volontà di commetterne di altri. La loro storia d’amore non poteva essere vissuta ancora alla luce del sole, perchè Pietro, aveva una compagna. Ed era lei a quanto pare, nel mirino dei due amanti, dopo la morte di Carlo. Nei fascicoli si parla di “significative le conversazioni tra gli indagati in cui venivano maturati propositi omicidiari nei confronti della compagna ufficiale di Ferrara.

E ancora: ” Propositi che non hanno oltrepassato la soglia del tentativo punibile, ma che si pongono inevitabilmente da corollario rispetto ai gravi indizi di colpevolezza raccolti sui due, dimostrandone la personalità proclive alla commissione di delitti contro la persona“. Il 6 giugno 2019, Cammalleri diceva: “Te l’ho detto, le dita in gola io gliele devo infilare a lei, questo capriccio me lo devo passare”. Il 24 giugno successivo era Ferrara a ipotizzare di “tagliare la gola” alla compagna. 

Luana, parlando della compagna del suo amante, che aveva affrontato una visita medica, sperava che le sue condizioni di salute si aggravassero e che morisse in modo naturale. Tra le tante intercettazioni c’è anche questa: “Stasera a ginocchioni mi devo mettere davanti alla Madonna che da qua a settembre si aggrava di tutte cose, ma siccome è tinta, il Signore l’aiuta… L’ha aiutata che stava morendo...”. Ferrara in un’altra circostanza affermava: “Io inghiotto veleno, io spero che succeda in maniera naturale ma se non dovesse succedere sai quello che bisogna fare…”.

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