Attualità Italiana

Femminicidio a Villa Castelli: Giuseppina uccisa dal suo ex mentre andava a lavorare

Giuseppina Fumarola è stata uccisa oggi a Villa Castelli dal suo ex compagno che poi si è tolto la vita impiccandosi nel garage

giuseppina uccisa villa castelli

Non si ferma la scia di sangue, non si ferma il “contatore”. E anche oggi, tragicamente, dobbiamo aggiungere un nome alla lista di donne uccise nel nostro paese. Cresce di giorno in giorno il numero di femminicidi in Italia e il numero di donne uccise da un ex. Oggi è accaduto in Puglia. Una donna di 47 anni è stata uccisa a colpi di fucile a Villa Castelli (Brindisi) dal suo ex compagno, di 52 anni, che poi si è suicidato impiccandosi nella propria abitazione. Il nome da scrivere in una lista che sembra non finire, è quello di Giuseppina Fumarola. Diciamo sempre che queste donne uccise non sono numeri, non sono nomi di un elenco, che ogni storia dovrebbe servire per evitare che ce ne siano altre. E invece, ogni giorno, un’altra donna, viene barbaramente ammazzata.

Giuseppina stava andando a lavorare in un’azienda tessile quando l’uomo l’ha raggiunta per ucciderla. Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti i carabinieri e la polizia locale. L’assassino è Vito Sussa il suo ex compagno.

Giuseppina uccisa a Villa Castelli mentre andava a lavorare

Il Sussa ha sparato alla sua ex nella zona del petto, colpi che l’hanno uccisa immediatamente, anche per questo, i soccorritori, non hanno potuto fare nulla per salvarle la vita, se non constatare, pochi minuti dopo il loro arrivo, il decesso. Dopo aver compiuto il delitto, l’uomo, l’operaio edile Vito Sussa, 52 anni, anch’egli del posto, si sarebbe recato nel garage della propria abitazione in via Alessandro Volta, situata a circa 50 metri dalla scena del crimine, dove si è impiccato. 

“C’è tanto sgomento – dichiara il primo cittadino ad Ansa – per quanto avvenuto. E’ tutto inaccettabile. Facciamo tanti convegni, tante iniziative, ed ancora purtroppo dobbiamo assistere a dei ragazzi poco più che 20enni privati della loro madre in maniera così dolorosa”. 

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