Attualità Italiana

Il giallo di Alice Neri si infittisce: nuovo dna maschile sul suo reggiseno

Le ultime notizie sulla morte di Alice Neri: c'è un altro dna sul suo reggiseno, il giallo si infittisce

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Il giallo della morte di Alice Neri, la donna di 32 anni di Ravarino, nel Modenese, continua ad arricchirsi di nuovi particolari. I mesi passano, le indagini vanno avanti ma è ancora giallo sulla sua morte. La donna è stata trovata morta carbonizzata a fine novembre nel baule della sua auto in una zona isolata di Fossa di Concordia sulla Secchia. Oggi, le principali testate giornalistiche, tornano sul caso e diffondono una notizia totalmente nuova. Una traccia di DNA maschile trovato sulla spallina del reggiseno della vittima, che non apparterrebbe al principale sospettato, il tunisino Mohamed Gaaloul, potrebbe modificare lo scenario fin qui delineato.

Secondo il Quotidiano Nazionale, a seguito dei primi accertamenti in corso sui diversi reperti isolati durante i sopralluoghi sulla scena del crimine, sarebbe emerso un DNA misto: quello della vittima e quello di un uomo, chiamato Mister X, sulla spallina nera del reggiseno di Alice, a circa 10 centimetri di distanza dall’auto data alle fiamme. Il nuovo elemento, che rende la trama del giallo sempre più ingarbugliata, si somma ad altri pezzi che delineano il puzzle. Del resto, da settimane, i legali della famiglia di Alice Neri, continuano a ribadire che in questa storia, ci sono anche altre persone coinvolte e che l’assassino, potrebbe aver avuto dei complici.

L’omicidio di Alice Neri: le ultime notizie

Durante il terzo incidente probatorio nel Tribunale di Modena, i periti che lavorano per conto del marito di Alice, Nicholas Negrini, hanno consegnato due mozziconi di sigaretta, un fazzoletto trovato sotto lo pneumatico dell’auto carbonizzata che conterrebbe materiale genetico e la maniglia di un’auto individuata sul luogo del ritrovamento. Da casa, Negrini ha riportato anche gli anelli indossati da Alice durante l’ultima notte in vita che gli erano stati riconsegnati e alcuni capelli prelevati da una spazzola della donna.

L’incidente probatorio di ieri è servito per conferire gli incarichi per svolgere esami biologici e cristallizzare le prove raccolte. La Procura è convinta che gli indizi raccolti fino ad ora siano solidi e porterebbero tutti allo stesso uomo, Mohamed Gaaloul. Tuttavia, la difesa, che parla attraverso la voce dell’avvocato Roberto Ghini, chiede di proseguire con le indagini e non escludere apriori nessuna pista. Anche Katia Sartori, criminologa e consulente della difesa di Negrini, ha rimarcato come i nuovi accertamenti potrebbero fornire nuovi elementi per colmare i tanti dubbi che ancora aleggiano sul delitto.

La caccia all’assassino di Alice Neri continua, e gli ultimi sviluppi delle indagini aprono nuove ipotesi sul caso. La polizia è al lavoro per analizzare tutti i nuovi reperti, nella speranza di fare chiarezza su un delitto che ha scosso profondamente l’opinione pubblica.

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