Attualità Italiana

Dopo Giulia, Impagnatiello avrebbe ucciso anche “l’altra”? La paura di lei e le segnalazioni

Aveva paura di fare la stessa fine di Giulia, l'altra fidanzata di Alessandro Impagatiello: tutta la sua verità, le segnalazioni che hanno aiutato gli inquirenti

l'omicidio di giulia

Avrebbe potuto uccidere anche l’altra donna Alessandro Impagnatiello? La ragazza a cui aveva detto che Giulia era scomparsa, che era incinta si, ma che quel figlio che portava in grembo non era suo figlio? Lo ha sospettato la sera di sabato la ragazza, che ha ricevuto decine di messaggi da parte dell’uomo. Anche la richiesta di un incontro. Aveva paura la 23enne, che da ore tra l’altro, non riusciva più a sentire Giulia Tramontano, con la quale si era accordata in modo diverso.

E oggi il sospetto di chi indaga è che Alessandro, avrebbe potuto uccidere anche lei, la sola che conosceva il vero movente di tutto, la sola che conosceva le bugie, il castello di menzogne che l’uomo aveva messo in piedi per un anno.

Quella sera ho ricevuto vari messaggi e numerose chiamate alle quali non rispondevo, insisteva nel volermi vedere. Poi alle due, nel rincasare, ho notato sotto casa la sua presenza: ha continuato ad inviarmi sms su chat e chiamate con l’intento di volermi parlare per almeno 5 minuti

queste le parole della giovane nel verbale della polizia. La ragazza però capisce che c’è qualcosa che non va:

Data la sua insistenza, io comunque rincasavo e non volendoci parlare in presenza faccia a faccia, gli parlavo dalla finestra del ballatoio, e lui mi diceva di avermi aspettato da più di un’ora e che Giulia è una persona bipolare e che il figlio che lei aspetta non è il suo. All’ennesima dimostrazione della sua falsità gli dicevo di non credere a ciò che mi stava dicendo invitandolo ad andarsene

Lui si allontana solo alle 2.30 di notte. A chi gli aveva chiesto che cosa avesse fatto quella notte, quando Giulia era ancora una donna scomparsa, aveva detto di essere andato a Milano, a comprare del fumo.

La decisione della PM

Per il pm Alessia Menegazzo e l’aggiunto Letizia Mannella, Impagnatiello deve andare in carcere perché «c’è il concreto pericolo che reiteri il reato» proprio nei confronti della 23enne: «Prova ne è il grave timore dell’amante che, conoscendolo e temendo di subire la medesima sorte di Giulia, non gli ha aperto la porta e ha parlato con lui soltanto dal balcone». 

La ragazza invece, la giovane fidanzata, l’altra nella vita di Alessandro, ha raccontato tutta la sua verità. Ha raccontato di essere andata anche a Senago, a dormire nella casa in cui lui viveva con Giulia. Non c’erano foto, nulla che lasciasse pensare che lì, in quell’appartamento, vivesse un’altra persona. Ma quando ha scoperto che Giulia c’era ed era anche incinta, tutto è cambiato e ha iniziato a non fidarsi più di quell’uomo che le aveva raccontato per oltre un anno, solo bugie.

I contatti con la famiglia di Giulia

Quando la ragazza capisce la gravità della situazione, si mette in contatto, tramite i social, con la famiglia di Giulia. Racconta della sua storia con Alessandro, racconta del suo incontro con la Tramontano e anche dei suoi sospetti.

Chiara mi ha detto che Giulia non è una ragazza bipolare e non mai sofferto di malattie mentali. E che anche lei e i familiari erano preoccupati

E poi la svolta: la confessione, l’arresto, il ritrovamento del cadavere di una ragazza di 30 anni, che portava in grembo il suo bambino.

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